© ANSAMONACO (GERMANIA) - Il campione è sempre lui, Marcell Jacobs. Oro olimpico un anno fa, oro agli Europei di Monaco ieri sera (martedì), correndo in 9''95 e arrivando ancora una volta davanti a tutti. Non c'è storia contro "Marcello", il più veloce del mondo. E il presidente della Fidal, Stefano Mei, è sicuro: "Quando ha corso ha vinto le Olimpiadi, i Mondiali indoor in una gara che non è la sua (i 60 metri, ndr) e gli Europei. In condizioni normali i Mondiali li vinceva con un metro di vantaggio". "Per Marcell abbiamo finito le parole, anche stavolta ha dovuto cedere qualcosina alla sfortuna. Nella semifinale ha dato dimostrazione di quello che poteva dare, in finale credo abbia fatto il giusto per vincere. Sarà anche delicato, ma se tutte le volte che corre vince, per me va bene. E stasera ha colto il giusto premio", ha aggiunto.
L'allenatore Camossi: "Riposo e terapie"
"Come è stata la gara? Emozionante. E' partito con tranquillità, poi in fondo ha gestito la corsa. Ora ci godiamo il momento, questa stagione va affrontata step by step. La programmazione è elastica e i programmi vanno visti quasi alla giornata. Domani (oggi, ndr) farà riposo e terapia, dopodomani ci muoviamo e faremo sempre terapie. Poi faremo due prove in vista della staffetta", ha concluso soffermandosi sulla contrattura al polpaccio avuta da Jacobs prima della finale", ha detto Paolo Camossi, allenatore di Marcell Jacobs.