Run for Inclusion: una corsa che non si può fermare

Appuntamento domenica 30 ottobre all'Arco della Pace di Milano per una distanza che è un manifesto programmatico: 7,24 chilometri
Run for Inclusion: una corsa che non si può fermare

TORINO - Una corsa che misura 7,24 chilometri? Già la distanza scelta per la “Run for Inclusion”, di per sé, suscita interesse e curiosità: perché 7 chilometri? E perché quello 0,24?

Chi corre è abituato anche a distanze anomale come quella più famosa e tradizionale, i 42,195 chilometri della maratona. La distanza originaria da Maratona ad Atene venne arrotondata in occasione dei Giochi Olimpici di Londra del 1908, per riuscire a collegare il castello di Windsor, da cui la corsa partì, e lo stadio olimpico.

In questo caso la distanza non è un tributo alla famiglia reale britannica, ma racchiude un messaggio: 7,24 per sottolineare che l’impegno sui temi dell’inclusione dev’essere 7 giorni su 7, 24 ore al giorno.

L’appuntamento è per domenica 30 ottobre alle ore 9.30 nel cuore di Milano, all’Arco della Pace. Per ritrovarsi a dialogare e fare festa, tra talk e DJ-set, già da sabato nell’area dell’Arco della Pace verrà allestito un Village dove saranno presenti anche gli stand di tutte le associazioni coinvolte. L’elenco dei partner presenti all’interno del Village fa comprendere come il termine inclusione venga declinato nel modo più ampio: AGPD - Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down, AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla, CESVI, Associazione Famiglie per la Famiglia, Fondazione Francesca Rava, Fondazione Libellula, Pane Quotidiano Onlus, Sport Senza Frontiere e UICI - Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano.

Tanti protagonisti diversi per una corsa davvero aperta a tutti, ognuno con il proprio personale traguardo da raggiungere.

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