Atletica, torna la New York Marathon: oltre 2000 italiani al via

A coordinare il percorso iconico che partirà domenica 6 novembre ci pensa George Hirsch, dal 2004 presidente del Consiglio di amministrazione del NYRR
Atletica, torna la New York Marathon: oltre 2000 italiani al via© EPA

Cinquantamila runner al via, 2.222 gli italiani iscritti: partirà domenica 6 novembre dal ponte di Verrazzano quella che per molti è 'la' maratona, la Tcs New York City Marathon, che da Brooklyn attraversa i 5 boroughs della Grande Mela fino al traguardo in Central Park. Un percorso iconico che torna alla "piena capienza" dopo l'epoca Covid e che coinvolge una vera e propria macchina da guerra organizzativa, che inizia a lavorare il giorno dopo la maratona per l'edizione successiva. A coordinare il tutto ci pensa George Hirsch, dal 2004 presidente del Consiglio di amministrazione del NYRR - New York Road Runners, uno dei fondatori della maratona cittadina, che a LaPresse racconta il dietro le quinte di uno dei più grandi eventi sportivi mondiali.

Quante persone correranno la maratona quest'anno? E cosa è cambiato col Covid?

"Torniamo alla piena capienza per la prima volta dal 2019, con 50mila runners al via. Nel 2020 dovemmo annullarla, mentre l'anno scorso eravamo già tornati in grande stile con la cinquantesima edizione e quest'anno gli eventi settimanali organizzati da NYRR hanno spesso fatto il pieno di iscrizioni".

Quanto tempo ci vuole per organizzare l'evento e quante persone ci lavorano?

"La preparazione della TCS New York City Marathon dura tutto l'anno e inizia il giorno dopo la gara. Il Nyrr, ha un solido staff a tempo pieno tutto l'anno, oltre a centinaia di dipendenti stagionali e più di 10.000 volontari che ci supportano il giorno della gara".

La raccolta fondi a scopi di beneficenza è molto diffusa. Qual è la somma raccolta?

"New York Road Runners si impegna ad aiutare le organizzazioni no profit a cambiare il mondo in meglio attraverso il programma TCS New York City Marathon Official Charity Partner Program. Sin dal suo inizio nel 2006, l'Official Charity Partner Program ha consentito ai corridori di raccogliere più di 400 milioni di dollari per le cause che li appassionano. La TCS New York City Marathon 2022 ospiterà runners in rappresentanza di 500 partner di beneficenza ufficiali, oltre a quelli che si erano iscritti all'edizione 2020 e hanno rinviato la loro partecipazione".

Nella sua storia, il percorso della maratona è cambiato sensibilmente: nella prima edizione, nel 1970, bisognava completare quattro volte e mezzo il giro più esterno di Central Park, poi si studiò un tracciato che toccasse tutti i distretti cittadini. Potrebbe cambiare ancora, magari toccando aree che hanno acquisito nuova centralità?

"Al momento non abbiamo in programma alcun cambiamento. Però nella prima edizione nei cinque distretti, nel 1976, il percorso correva lungo il sentiero tra l'East River e la FDR Drive, che termina con una ripida rampa di circa 100 scalini che porta al Carl Schurz Park. L'anno dopo l'abbiamo spostato sulla più popolare First Avenue ma quell'edizione è diventata una leggenda metropolitana tra quei runner che hanno affrontato la scalinata. In realtà il percorso saliva sulla prima rampa, attraversava la FDR Drive e proseguiva verso l'alto, ma ancora oggi alcuni dei primi corridori credono ancora di aver corso su tutte quelle scale".

E in Italia ha mai corso?

"Molti anni fa io e Fred Lebow, il direttore della NYC Marathon, venimmo a correre la maratona di Roma. Fred non era molto veloce, quindi non vedendolo comparire in hotel all'inizio non ci preoccupammo. Dopo un paio di ore però iniziammo a impensierirci. Finalmente Fred arrivò e ci raccontò cosa era successo. 'Beh, ero stanco - ci dice - allora mi sono steso in un'aiuola, ho fatto un pisolino e poi ho finito'. Avevo sentito di chi cammina durante la gara, ma un pisolino in maratona!".

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