Jacobs porta l'Italia a Parigi: "Voglio il bis, anche in staffetta"

"Volevamo arrivare nelle prime due posizioni, abbiamo confermato la forza della nostra squadra". Oltre alla 4x100, si qualificano per i Giochi anche le 4x400 maschile e femminile
Jacobs porta l'Italia a Parigi: "Voglio il bis, anche in staffetta"© EPA

From Paradise to Paris. Era il cartellone che mostravano le prime due squadre classificate nella prima delle due giornate della World Relays, in programma a Nassau (Bahamas). Significava standard per le prossime Olimpiadi. L’Italia l’ha esibito per tre volte: 4x100 uomini, 4x400 donne e uomini. Rimandate la 4x100 donne e la 4x400 mista. Dopo il primo round (il secondo si è consumato nella notte) il professor Filippo Di Mulo, vero e proprio guru della velocità e delle staffette azzurre può essere abbastanza contento del suo lavoro; lo scopo, beninteso è presentale tutte e cinque allo Stade de France di Parigi. C’era molta attesa per i moschettieri azzurri della staffetta veloce, campioni olimpici in carica e vice campioni del mondo nove mesi fa a Budapest. L’Italia ha schierato lo stesso quartetto visto in Ungheria, con Roberto Rigali in prima frazione che ha vinto il ballottaggio con Lorenzo Simonelli (acciaccato), il resto della formazione è ormai una sorta di Dream Team dello sprint: Jacobs in seconda, «pare non sia mai andato via dall’Italia», dichiarazione del dt Antonio La Torre, dopo averlo visto lavorare con gli altri velocisti, poi Lorenzo Patta, sardo di poche parole e poche gare, il tipico esempio di dove lo sistemi (corsia), fa più del dovuto (pare abbia corso con un paio di scarpe prestategli da una ragazza della nazionale...). Lo piazzi in prima e schizza via senza problemi di sorta, lo metti in terza, come nelle ultime uscite, disegna una curva da duecentista, che non è. Poi Filippo Tortu. Il ragazzo che si trasforma quando corre con il testimone in mano.

La staffetta per Parigi

I quattro ragazzi avevano contro il formidabile quartetto americano con Noah Lyles in ultima frazione. L’Italia chiude seconda in 38”14 dietro agli scatenati yankee (37”49). Questi i parziali: Rigali 10”63, Jacobs 9”04, Patta 9”19, Tortu 9”28. La sensazione che i nostri non abbiano dato tutto, ma cercato una sicura qualificazione. Certo che 8”91 di Bednarek e 8”99 di Lyles fanno una certa impressione. Nella classifica dei tempi, considerando tutte le serie disputate, l’Italia è al quarto posto. Il più atteso di tutti era Marcell Jacobs che al termine della staffetta ha dichiarato: «Volevamo arrivare nelle prime due posizioni, ci siamo riusciti, confermando la forza della nostra squadra. Avevo lo sprinter della Liberia davanti a me e l’ho raggiunto, il cambio con Patta, rapido, molto buono. Parigi? Voglio riconfermarmi ha anche nella 4x100».
Le altre due carte vincenti della squadra italiana nella staffetta del miglio. In campo femminile le quattro ragazze hanno fornito una prova stupenda, grazie alle ultime due frazioni di Giancarla Trevisan e Alice Mangione, chiusa con un primo posto in 3’26”28. Tra i maschi medesimo risultato, primo posto con ottime frazioni da parte di Luca Sito, Vladimir Aceti, Edoardo oltre a un ritrovato Davide Re che gestisce alla grande l’ultimo giro di pista, il crono finale è di 3’01”68. Nella staffetta 4x400 in grande evidenza il Botswana, con 2’59”73 con Letsile Tebogo, duecentista, che dimostra di essere tra i sicuri protagonisti della stagione che si sta avviando, ha firmato un parziale di 43”49, secondo il quartetto del Sudafrica (2’59”76) capitanano dal primatista del mondo Wayde Van Niekerk. Le note meno liete riguardano la staffetta mista che ha aperto la giornata, dove l’Olanda ha schierato le sue due fuoriclasse Femke Bol e Lieke Klavert. L’Italia con un quartetto abbastanza anonimo: Riccardo Meli, Anna Polinari, Lapo Bianciardi e Alessandra Bonora ha chiuso in 3’16”88, formazione da rivedere, mentre le velociste, le stesse di Budapest (Zaynab Dosso, Dalai Kaddari, Anna Bongiorni e Alessia Pavese) con 43”08 pur senza sbavature sono costrette al ripescaggio.
Non solo la velocità in grande spolvero in questo fine settimana. A Decines (Francia) si è messo in evidenza nei 1500 Federico Riva che si è imposto realizzando il terzo tempo di sempre in Italia 3’33”71, dietro a Genny Di Napoli (3’32”78) e Pietro Arese (3’33”11). Nello stesso meeting Catalin Tecuceanu all’esordio negli 800m segna 1’44”85, a soli 6 centesimi dal personale. Al Parco di Monza è ritornato in gara Yeman Crippa, in un ulteriore test in vista degli Europei. Il trentino ha chiuso in 28”24, senza forzare.

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