Mondiale Rijeka. Il doppio azzurro sale in cattedra

La coppia italiana Bruzzone e Grattapaglia sul podio più alto e arrivano anche due medaglie d’argento ed una di bronzo. Diego Rizzi vince l’europeo del tiro di precisione della petanque
Mondiale Rijeka. Il doppio azzurro sale in cattedra

Sono salite quattro volte ciascuna sul podio mondiale di Rijeka, le quattro nazioni storiche del volo, Italia, Francia, Croazia e Slovenia, e sulla rassegna iridata hanno lasciato il segno le grandi firme del boccismo europeo. E' questo il responso di un campionato che ci ha consegnato l'oro della coppia Emanuele Bruzzone e Luigi Grattapaglia, l'argento della precisione dello stesso Gigi e della staffetta Emanuele Ferrero-Matteo Mana, il bronzo di Daniele Micheletti nel tiro progressivo.

Dopo il titolo iridato conquistato insieme a Bahia Blanca e i due europei di Koper, sono loro gli uomini d'oro dell'italico boccismo: il quarantunenne varazzino Emanuele Bruzzone e il venticinquenne astigiano Luigi Grattapaglia. La coppia più bella del mondo, sino alla semifinale ha concesso agli avversari undici punti in quattro incontri. Nella sfida conclusiva contro i padroni di casa Nenad Tadic e Ante Grancic, sono andati subito sotto di quattro la prima giocata (Grattapaglia ha fallito il doppietto in attesa di digerire l'esito del tiro di precisione). Sul parziale di 1-4, dopo due annulli sul pallino dell'astigiano della Perosina, il motore azzurro ha iniziato a girare a pieno regime, arrivando al 10-4. Due giocate favorevoli ai croati (10-6, 10-8) non hanno impensierito i nostri portacolori che nel turno successivo si sono espressi con 6 bocciate, di cui una, quella di Bruzzone, nel quadro (11-8). A tre minuti dal termine il croato Tadic ha colpito il piccolo bersaglio, ma gli azzurri avevano già il cuore in paradiso e nella giocata conclusiva è bastato loro lasciare un sol punto in terra agli avversari (11-9).

Per Bruzzone, due titoli mondiali e due europei negli ultimi quattro anni: “Si è trattato di un campionato di ottimo livello. Io ho tribolato un po' a causa dei campi brutti, ma abbiamo disputato un buon mondiale, non sbagliando mai le bocce decisive. I risultati parlano chiaro. L'individuale? Il cinese ha giocato molto bene. Io sono partito un po' contratto, pur mantenendo il punteggio in equilibrio, poi lui ne ha messe quattro in un fazzoletto (3-6) e non ha più sbagliato nulla. Mi sono ripreso, gli sono arrivato vicino, ma ormai non c'era più tempo. E' finita 9 a 10”.

Gigi Grattapaglia, sesto titolo mondiale, è arrivato a un soffio dalla doppietta iridata e dalla conferma del titolo europeo conquistato lo scorso anno nel tiro di precisione. “Nella finale a quattro avrei dovuto ripetere il punteggio dei quarti (30, ndr). Invece il francese Chirat per la prima volta ha chiuso con 29, ed io non sono riuscito a colpire il pallino finale per pareggiare. Peccato. Mi sono rifatto a coppie. In finale ho faticato in avvio, forse avevo ancora la testa al tiro di precisione; poi non ho più sbagliato. Un bel bis mondiale con Emanuele. E' difficile, quando non giochi insieme per tutto l'anno, trovare l'affiatamento, ma noi andiamo d'accordo. Lui è un socio ideale, dal carattere sicuro e deciso; per me è perfetto”.

L'inedita staffetta Emanuele Ferrero-Matteo Mana, ha partorito un secondo posto che vale oro. Il 56 su 60, ma soprattutto il 30 su 30 dello spareggio di semifinale contro gli sloveni Borcnik-Petric, ha galvanizzato gli azzurri che in finale non sono riusciti a ripetersi (52/59) cedendo l'oro a Brnic-Milicevic, sospinti dal tifo di casa (57/61). Il nostro Daniele Micheletti ha disputato un fantastico mondiale. In semifinale, due bersagli l'hanno diviso dal sogno della sua prima finale mondiale.

 

EUROPEI PETANQUE

Nella bulgara Albena il ventunenne cecchino azzurro, Diego Rizzi, ha portato l'Italia sul tetto d'Europa regalandosi il primo oro europeo da senior, dopo i due mondiali da under 18. Lo ha fatto nella prova a lui più congeniale, il tiro di precisione. Dopo aver inflitto un secco 40 a 27 al plurititolato francese Dylan Rocher, si è reso protagonista di una finale esaltante per intensità, conclusa allo spareggio, dopo il 44 pari con il belga Logan Baton. La squadra azzurra composta da Alessandro Basso, Silvio Dalta, Fabio Dutto, e lo stesso Rizzi, nella prova a terne è caduta nell'anticamera del podio, per mano della Spagna.

CAMPIONATI NAZIONALI RAFFA

Numero importante nel fine settimana appena trascorso della raffa: 12. 12 sono stati infatti i titoli messi in palio a Brescia. 12 anche i punti necessari per vincere una partita, lasciando lo sconfitto in un mare di dispiacere e ripensamenti. E sull’11-0 è ancora presto per festeggiare. In scena i Campionati Nazionali Seniores 2015. Palcoscenico delle finali per la terza volta consecutiva è il Comunale di Mompiano. Individuale, coppia e terna di ogni categoria. Anche quest’anno perciò 4, compresa la D sparente. Oltre 1000 atleti (i migliori in stagione) arrivati da tutta Italia per l’assalto all’ambito diploma nazionale. Spesso il traguardo di una carriera sportiva, specie nelle categorie che non sono la massima. È nella A tuttavia che si concentra come sempre l’attenzione del numeroso pubblico che da casa attraverso la diretta streaming, o direttamente all’interno dell’impianto, tifa e vibra con i beniamini in campo. Iscrivere il proprio nome nel ristretto albo d’oro non è del resto da tutti, e la consapevolezza sorge spontaneamente appena si sa di gareggiare.

“Ancora adesso non mi rendo conto di quello che ho vinto” dice per esempio il giorno dopo Alfredo Provenzano, autorevole vincitore dell’individuale proprio nella massima categoria. Trentatreenne di Maglie, fisico da corazziere ma sergente dell’aeronautica militare in forza alla Monastier di Treviso e prossimo alla Rinascita di Modena, Alfredo non è affatto un novizio, nondimeno vincere un tricolore è un’esperienza unica anche per lui. “È il mio primo titolo. Ci ero andato vicino in terna sei anni fa, ma adesso finalmente ce l'ho fatta, coronando un sogno grandissimo! Ho affrontato tutte le partite con tanta determinazione e attenzione, stando calmo anche quando magari il gioco andava storto. Dopo 27 anni ho capito che le giocate che non vanno ci sono sempre state e sempre ci saranno”, non sta nella pelle Provenzano e non ha timore di esternarlo “L'ultima giocata era iniziata pure male e ho pensato: Ho sbagliato proprio ora? Poi invece… L’abbraccio con la mia compagna Federica, le lacrime, la commozione di mio padre, presidente della Magliese e giocatore di bocce... Hanno annunciato la mia vittoria pure in piazza a Maglie, ieri sera, durante un evento! Sono troppo, troppo felice”. 12-3 su Davide Ceresoli. Il giovane talento monzese incappa in una prestazione sottotono dopo una semifinale combattuta sino all’ultimo, che evidentemente gli prosciuga più energie del dovuto.

Nella coppia, Walter Crespi ed Enrico Cambieri di Milano hanno la meglio sugli outsider di casa Antonio Comincioli e Massimo Bellinghini. Formazione più solida quella meneghina: 12-4 e partita di fatto mai in forse. I bresciani subiscono il peso della finale e partono contratti, specie il bocciatore Comincioli. Per la coppia milanese invece si tratta di un bis, a distanza di 4 anni. “È stata una cosa inaspettata perché non credevamo di riuscire ad essere lì a giocarci ancora il titolo dopo quello del 2011. Una gioia immensa che forse mi sono goduta di più rispetto al precedente. Poi averlo vinto ancora con Cambieri è una doppia soddisfazione, visto che il prossimo sono 8 anni che giochiamo assieme. Diciamo ormai un fratello acquisito” commenta Crespi soddisfatto. Walter inizia alternando in accosto, poi però cresce e contribuisce alla vittoria grazie all’apporto quasi perfetto dell’amico e compagno Enrico.

Derby marchigiano infine nella terna: Ancona contro Ascoli Piceno. Il risultato è netto e praticamente senza storia. Una sola la formazione in campo, quella ascolana. La terna avversaria si salva da un possibile, tremendo cappotto soltanto sull’11-0, quando realizza due dei suoi tre punti totali, ma si tratta della resa delle armi. Luca Santone, Simone Renzi e Domenico Dari indossano la maglia tricolore ed esultano meritatamente. 

CAMPIONATI PETANQUE

Assegnati tre titoli nazionali della petanque. Quello di A femminile (campionato rinviato a causa di allerta 2 a Genova) è stato conquistato dalla San Giacomo di Imperia con Rosa Greco e Simona Bagalà. Madre e figlia si sono imposte in finale al tandem dell'Anpi Molassana, Laura Blelè-Pierangela Orengo. Tutto genovese il podio dell'Over 60, con i campioni Giacomo Tavella e Sergio Grassi della Ronchese, che hanno messo in fila Abg Genova e altre due coppie della Ronchese. Il campionato di società giovanile ha visto il trionfo della cuneese Caragliese davanti all'Auxilium Saluzzo, all'Abg Genova e alla Ginestre di Imperia.

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