Serie A volo, è profumo di scudetto

Definiti i play off di Loano dove scenderanno in campo Perosina, Pontese, Brb e Borgonese. Formicone e Savoretti dettano legge sui campi romani della raffa
Serie A volo, è profumo di scudetto

SERIE A VOLO

Per il massimo campionato è arrivata la prima soluzione finale. L'arringa decisiva, quella che ha consentito alla Borgonese di uscire trionfalmente dall'aula della regular season insieme a La Perosina, Pontese e Brb, è stata, a ben vedere, in sintonia con il canovaccio dell'intera stagione. Escono a braccetto Gaglianico e Ferriera, entrambe con qualche rammarico, ma consapevoli che il verdetto emesso è aderente ai valori, e ricorrono in appello, quello dello spareggio salvezza, Noventa e Masera, sentendo avvicinarsi minacciosamente l'ipotesi del naufragio in serie B.

Nel ruolo principale de “La voglia matta“, si è fatta interprete la Borgonese, protesa ad aggrapparsi all'ultimo vagone del treno per Loano. Sono stati ancora gli accenti formidabili di Jure Koziek (cinque punti da solo), uniti a quelli di Matteo Mana (foto), prima in coppia con Stefano Cavallo, poi di corsa con Anze Petric, e la chiusura del tandem Patrik Parise-Luca Scassa, a scalfire il blocco della regina Perosina, costretta a chiudere questa fase con la seconda sconfitta stagionale. Era contro questa vetrina valsusina che la gente aveva schiacciato il naso per non perderne i risvolti. Una sconfitta dei padroni di casa avrebbe infatti messo le ali alla Ferriera impegnata sui terreni del Gaglianico. Il presidente e, nella circostanza tecnico della Borgonese, Piero Pettigiani, il quale non nasconde di aver già concluso due colpi sul mercato e raggiunto l'accordo con gli attuali gioielli, sbotta così: “ Durante l'incontro ho perso dieci anni, ma ne ho riacquistato almeno il doppio alla fine. Una autentica sofferenza. La vittoria della Ferriera la settimana prima in casa della Pontese, aveva riaperto la lotta per il quarto posto e il turno ci vedeva sfavoriti. Dopo la parità scaturita al termine della prima parte, sono risultati decisivi i successi nelle corse che ci hanno portato a un passo dal pareggio. Ci sarebbero bastati due punti, ne sono arrivati tre per il successo. Come sempre grande Koziek, ma bravi tutti; Scassa, decisivo nella seconda coppia, avrebbe potuto vincere anche la sfida individuale con Carlevaro. Ha fallito la bocciata vincente per un soffio. Ora torniamo a Loano determinati. Troveremo nuovamente la Perosina in semifinale; un incontro secco è aperto a tutti i risultati, ma diciamo loro 60 noi 40 di possibilità“.

Sospinta dai due punti strappati nella trevigiana Cordignano, Ferriera si è presentata sul fronte biellese con l'artiglieria pesante e la webcam puntata su Borgone. Le premesse hanno mantenuto alta la tensione e l'umore, grazie al botta e risposta fra Ressia più la quadretta, da una parte ,e Rocci più la coppia Cibrario-Rossatto, dall'altra. La pentola si è mantenuta in ebollizione nella fase dedicata ai tiri, dove ai padroni di casa sono andati i punti della precisione e agli ospiti quelli delle corse. Il match è così iniziato per la terza volta. Ferriera ha cavalcato ancora la tigre della speranza, ma il ruggito di Adorno e Rocci nel combinato, si è perso nel bocciodromo dei lanieri, arrivati alla vittoria per mano di Ressia e l'accoppiata Cuzzolin-Rovei. Il tecnico dei valsusini, Marco Bricco, ammette sportivamente: “ La quarta squadra finalista è risultata quella più attrezzata. Ciò non toglie che noi non ci abbiamo provato e sperato, specie dopo il successo nella tana della Pontese. Contro il Gaglianico si è trattato di un confronto equilibrato. Nel finale potevamo anche vincere, ma il risultato è giusto. Eppoi sarebbe stato reso vano dal successo della Borgonese. Se penso a quelle che erano le nostre aspettative  alla vigilia del campionato, devo essere contento di come è finito e di essere rimasti in corsa fino all'ultima giornata. Se invece valuto adesso la situazione, c'è indubbiamente l'amaro in bocca perchè anche noi potevamo pensare a Loano. Ed emerge il rimpianto per alcune occasioni da cui avremmo potuto trarre maggior vantaggio, come la trasferta di Noventa, e le partite in casa con Gaglianico, La Perosina e la stessa Brb“.

Gli altri due incontri non avevano nulla da raccontare se non preparare Pontese e Brb alla sfida di semifinale della final four. Per Noventa e Masera il campionato non finisce qui. Saranno i campi del club veneto a dire chi delle due dovrà dare l'addio alla serie A.

GARE NAZIONALI RAFFA

L’Abruzzo, prolifica fucina di giocatori di alto livello, specie in rapporto al numero di tesserati, si conferma regina della raffa in questo fine settimana. Fermo il campionato infatti (riprenderà alla grande sabato prossimo), ben quattro le gare nazionali maschili disputate, più una femminile. In due distinte di queste, doppio confronto Nanni-Formicone sempre tra i primi quattro. Abruzzesi, per l’appunto. Partiamo però con ordine dal sabato: occhio ai cognomi e agli incroci, talvolta anche curiosi. Il primo luogo è la capitale. La società organizzatrice quel Boville che sta combattendo per non abdicare in campionato. Doppia competizione a coppie in memoria di Dino Arcangeli, padre di Giulio, che della formazione scudettata è allenatore e manager. La prima è rivolta alla massima categoria, la seconda a quelle cadette. In A, finale combattuta e avvincente, trionfa la perseveranza della formidabile formazione composta da Mirko Savoretti e Gianluca Formicone della Virtus L’Aquila. A parte la società, Formicone è abruzzese, Savoretti marchigiano. 12-10 su Giuliano Di Nicola e Alfonso Nanni che forse qualche rimpianto lo hanno, entrambi alfieri del Boville ed entrambi abruzzesi.

Nelle categorie inferiori successo dello storico Leonardo da Vinci di Roma con Marco Coluzzi ed Ettore Benedetti, il papà del fuoriclasse Emiliano e della stellina Serena, per intenderci. 12-9 contro Sergio D’Elia ed Emanuele Ferretti (solo omonimia con chi scrive) del Castelverde. Il giorno dopo si torna in campo di nuovo a Roma, ma anche a Modena e Cremona, quest’ultima per il torneo femminile. Nella capitale il palcoscenico è ancora Boville (tre manifestazioni in due giorni), ma stavolta il torneo è individuale e intitolato a Corrado Bordonali. La battaglia tra Nanni e Formicone si ripropone in semifinale. La rivincita va al teatino, che poi supera in finale anche Mario Scolletta della Enrico Millo di Salerno, grazie a un combattutissimo 12-11 conclusivo. Per la seconda volta su due il trofeo resta nella bacheca di casa. Nella 77° Coppa Ghirlandina (l’edizione è giusta, tranquilli), leggendaria competizione organizzata dalla società Modena Est, vittoria senza patemi in finale del duo Renzo Tosca-Daniele Sacchetti della Tritium di Bergamo. 12-1 su Stefano e Alfeo Carli della Riccionese. Nella 16° Parata rosa di primavera infine, organizzata dal Comitato Provinciale di Cremona, è l’esperta Carmen Torricelli a primeggiare sulla diciannovenne milanese Martina Ceriani della San Pedrino. 12-6 nell’ultima partita a favore dell’atleta della Formiginese di Modena.

EUROPETANQUE

In una eccezionale cornice di pubblico, premiata dall'alto livello tecnico evidenziato dalle stelle delle 7 nazioni presenti, si è celebrata la quindicesima edizione di Europetanque, la gara internazionale ospitata dalla Caragliese che, in un contesto di 240 giocatori, ha premiato la terna italiana della Biarese composta da Stefano Bruno, Diego Rizzi, Alessandro Parola. E' stata la formazione francese dell'Antiboise, con il bombardiere Patrick Porzer insieme a  Philippe Berthomier e Mickael Arcolao, a contrastare sino alla fine il team cuneese. Sul parziale di 6-6 sono saliti in cattedra i cecchini Bruno e Rizzi, costringendo i transalpini a subire l'inesorabile progressione biarese culminata poi sul punteggio finale di 13-8. Esaltante anche la semifinale fra la genovese Abg , schierante Baye Faly Dieye, Antonio Napolitano, Luca Braschi, e la terna dell'Antiboise. Soltanto allo scadere del tempo i transalpini sono riusciti a prevalere sul punteggio di 8-6. Nel match concomitante i portacolori del club di Demonte avevano mostrato disco rosso alla formazione dello Chemin de Fer Provence composta da Claude Lamotte, Didier Bensalem, Antoine Cano, sul risultato di 13-7.

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