Mondiali volo. Oro alla Venturini e 4 medaglie di bronzo alle azzurre

Sui campi marocchini di Casablanca l'atleta friulana vince il titolo individuale contro la cinese Wei Zhang. Le azzurre salgono su altri quattro podi
Mondiali volo. Oro alla Venturini e 4 medaglie di bronzo alle azzurre

CAMPIONATI MONDIALI FEMMINILI VOLO

Le donne d'Italia sono rientrate dalla marocchina Casablanca, teatro del mondiale di volo al femminile, con cinque medaglie, una d'oro e quattro di bronzo. In un quadro a forti tinte rosse prodotte dalle scatenate cinesi (quattro titoli e un argento, su sei), assume contorni importanti la pennellata di azzurro di Caterina Venturini (foto). E' lei la nuova imperatrice, Caterina la zarina dell'individuale. Nella sfida conclusiva è riuscita a respingere il nuovo attacco della cinese Wei Zhang, dinanzi alla quale si era dovuta inchinare nella semifinale a coppie.

“Davvero un bel match – ha sottolineato l'udinese della Buttrio – giocato ad alto livello. Dopo il suo vantaggio, sono riuscita a portarmi sul 6-2, ma lei non ha mai mollato, arrivando a riequilibrare le sorti, sino al 6 pari. Da quel momento in poi, punto su punto sono arrivata al traguardo sul 10 a 6. E' stata dura. Entrambe ci siamo espresse al massimo. Io soprattutto in accosto. Basti pensare che lei ne ha colpite 16 su 17, con una ferma ed un pallino salvezza. Anch'io sono ricorsa una volta al piccolo bersaglio. Un titolo meritato. Anche considerando la composizione della poule iniziale, in presenza di Marocco e Cina. A coppie? Potevamo fare qualcosa di meglio. Con Veronica (Piccoli, ndr) che era alla prima esperienza non abbiamo giocato al massimo. I campi difficili non sono una giustificazione. Comunque, con un titolo mondiale nell'edizione precedente e i due titoli europei di Saluzzo, non era facile affrontare questa competizione. Ti senti responsabilizzata“.

Caterina Venturini ha condiviso la medaglia di bronzo con la debuttante Veronica Piccoli al termine di un cammino a coppie tutt'altro che agevole, alla luce della tenacia e della determinazione delle avversarie. Per ultime le marocchine El Alaoui e Targhaoui sospinte dal tifo locale. Il bronzo delle staffettiste Serena Traversa e Gaia Falconieri va ben oltre il valore del metallo, considerando il livello raggiunto dalle supergirl cinesi. Nei quarti di finale le giovani azzurre sono arrivate a colpirne 44 su 56 (una in meno delle transalpine Barthet-Fabry), ma in semifinale le accoppiate cinesi e francesi hanno messo il sigillo sulla finale con 46 e 47 colpite rispettivamente. La corona è poi finita sul capo delle atlete in rosso Xiping – Wang. Quest'ultima ha concesso il bis nel progressivo mettendo sotto la Barthet per 43 a 42. La nostra Virginia Venturini, dopo aver strappato il biglietto per il podio grazie al successo nello spareggio a tre con la cilena Polito e la turca Ozturk (tutte arrivate a quota 36), è crollata in semifinale, conscia di non poter pretendere di infastidire la Wang e la Barthet arrivate a quota 44 centri.

Barbara Zurini, chiamata a confermare nel combinato l'oro europeo di Saluzzo, è rimasta vittima della malasorte nel confronto dei quarti di finale contro la tunisina Mhamdi. Una boccia diabolicamente fermata sulla riga del cerchio le ha negato l'accesso al podio. Anche nel tiro di precisione la fortuna ha voltato le spalle all'italiana che avrebbe potuto mettere le mani sull'argento. Nella finale a quattro, un punto l'ha divisa dal secondo posto della marocchina Targhaoui (10 contro11), mentre sul titolo ha messo le mani la francese Suzy Marie (15).

Per il citì azzurro Piero Amerio si è trattato di un mondiale positivo. “Questa competizione femminile – ha detto il tecnico – è sempre più difficile perché imprevedibile. Al di là della potenza della Cina, stanno crescendo molte nazioni, come quelle nordafricane, il Cile ed altre. Per noi nessun rammarico, se non per il combinato della Zurini divisa da una medaglia per un dito. Io ho sempre detto che l'obiettivo minimo è tornare a casa almeno con un titolo. Pertanto sono soddisfatto, sia del gruppo, assai affiatato fra giocatori e staff, sinonimo di tranquillità, sia del livello tecnico e umano delle nostre atlete”.

LE MEDAGLIE D’ORO Caterina Venturini (Italia, individuale), Cheng Xiping (Cina, combinato), Zhang Wei e Guo Xiaomin (Cina, coppie), Marie Suzy (Francia, tiro precisione), Yang Wang (Cina, tiro progressivo), Yang Wang e Cheng Xiping (Cina, staffetta).

SERIE A RAFFA

Inizia il campionato di massima serie della raffa 2016-2017, il primo con dodici squadre ai nastri di partenza, e subito ricominciano le sfide avvincenti. Partono forte, come tutto sommato da pronostici, probabilmente le tre principali favorite del torneo: Alto Verbano, Boville Marino e Fashion Cattel. Per la prima, scudetto sul petto, superare in casa l’ostacolo neopromosso dell’APER di Perugia non è stata un’impresa proibitiva. 2-0 per i varesini, stessa squadra dell’anno scorso meno Giuseppe D’Alterio, e primi tre punti incamerati. Gli umbri sono chiamati ad ambientarsi meglio in serie A nel prossimo turno casalingo. Per i romani di Boville il compito era invece un po’ più complicato. In casa anche loro ma contro la formazione che nella scorsa stagione era giunta a pari punti insieme ai vincitori e al Boville stesso: L’Aquila. La formazione abruzzese in termini di nomi e uomini non ha nulla a che vedere con quella del passato campionato, ma affrontare i virtussini non è mai una passeggiata. Volti nuovi da far integrare e maturare a parte (Simone Casinelli ma anche Andrea Cappellacci, meno esordiente), la vittoria dei capitolini è alla fine autorevole: 2-0, grazie anche all’innesto nel secondo turno di una riserva di pregio come Americo Diomei. A realizzare il colpo più roboante della giornata è tuttavia la formazione veneta della Fashion Cattel. Mercato mirato, con il ritorno del “fratellino” di Pasquale D’Alterio per accrescere la competitività della squadra, i trevigiani si impongono in casa dell’Ancona 2000 rifilando un perentorio 4-0 ai marchigiani, mai apparsi in grado di arginare l’ondata degli ospiti. Le altre partite finiscono tutte 1 a 1. Pareggia la CVM Utensiltecnica di Montegridolfo, Rimini, in casa contro Montegranaro, Ascoli Piceno, in un incontro che sembrava poter prendere una piega anziché un’altra ma alla fine si è concluso verosimilmente con il risultato più giusto. Pareggia in casa anche un’altra neopromossa, la campana Enrico Millo contro la rivoluzionata Montecatini AVIS. I salernitani partono male ma poi, a forza di sostituzioni, rimettono a posto l’assetto ottenendo un pareggio assai prezioso in verità per entrambe le squadre. È un pareggio casalingo anche l’esito finale del match tra l’ultima neopromossa, la MP Filtri Caccialanza di Milano contro il Gruppo Sportivo Rinascita di Modena. Importante l’apporto del neoacquisto e fresco campione d’Europa Savoretti nella formazione emiliana, che a un certo punto sfiora anche la possibilità del colpaccio in terra lombarda. I meneghini promettono comunque di essere un avversario tosto per chiunque.

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