Tour de France, Froome vola e vince sui Pirenei, crolla Nibali

Successo in solitaria per la maglia gialla. Il capo del Team Sky Dave Brailsford denuncia: «Qualcuno ha hackerato file relativi ai suoi allenamenti
Tour de France, Froome vola e vince sui Pirenei, crolla Nibali© EPA

TORINO - Impresa di Chris Froome che arriva in solitaria sul traguardo di La Pierre Saint Martin, 10ma tappa del Tour, la prima sui Pirenei, dopo aver staccato nettamente tutti gli avversari. Al secondo posto sul traguardo di La Pierre Saint Martin è giunto Richie Porte compagno di squadra di Froome, con 1 minuto di ritardo, terzo posto per Nairo Quintana 1'03. Costa carissima a Vincenzo Nibali la prima tappa sui Pirenei: il corridore messinese è arrivato in 21ma posizione con 4'26 di ritardo dal vincitore Chris Froome, ed è scivolato al decimo posto in classifica generale a 6'57 secondi dalla maglia gialla. Al termine della prima tappa pirenaica del Tour de France Chris Froome, già maglia gialla, non solo ha tagliato per primo il traguardo, ma in classifica generale ha staccato tutti gli avversari più quotati. Al secondo posto ora c'è lo statunitense Tejai van Garderen (Bmc) con un distacco di 2'52", al terzo il colombiano Nairo Quintana (Movistar) a 3'09". Alberto Contador è sesto a 4'04", Vincenzo Nibali è decimo a 6'57".

IL SOSPETTO - Chris Froome, vincitore del Tour de France nel 2013, torna sotto i riflettori per l'eccezionale potenza che sprigiona sui pedali. Il capo del Team Sky Dave Brailsford, ha rivelato che la squadra ritiene che «qualcuno abbia hackerato file relativi agli allenamenti di Chris». I ciclisti utilizzano parametri che misurano la quantità di energia prodotta, il battito cardiaco ed altri dati che le squadre utilizzano per analizzare le loro prestazioni. La maggior parte degli atleti, compresi quelli di Sky, preferiscono non rendere pubblici tali dati. Il timore di Brailsford è che quanti sospettano Froome di fare ricorso al doping - pratica che lui ha sempre categoricamente negato - possano provare ad interpretare i dati per sostenere le loro tesi. Un breve video pubblicato on-line ieri mostrava quella che sembrava la lettura secondo per secondo della potenza sprigionata da Froome durante la sua scalata vincente del Mont Ventoux nel 2013. Froome non è mai risultato positivo ai controlli antidoping.

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