Doping, Froome si difende: «Non ho infranto le regole»

Il ciclista positivo al salbutamolo, nell'ntervista rilasciata alla BBC a Maiorca spiega: «Si tratta di curare una malattia»
Doping, Froome si difende: «Non ho infranto le regole»© www.imagephotoagency.it

TORINO - «Sono un ciclista professionista, conosco le regole e sono certo: non le ho infrante»: Chris Froome ribadisce la sua tesi, dopo la notizia della sua positività all'ultima Vuelta di Spagna, con un tasso di salbutamolo ben oltre il livello consentito, Froome torna a proclamare la sua innocenza. Nell'intervista rilasciata alla BBC a Maiorca, l'isola Baleare in cui si sta preparando per centrare l'obiettivo Giro-Tour, il ciclista del Team Sky spiega quanto detto ieri con un comunicato congiunto con la sua squadra. «Non credo che la mia immagine sia compromessa. Non si tratta di un test positivo: l'Uci mi ha chiesto chiarimenti, daremo tutte le informazioni per spiegare che si tratta di curare una malattia».

LA SPIEGAZIONE - Il 32enne corridore anglo-keniano in sella con l'asma da dieci anni si difende: «Ho una mia routine molto chiara su quando uso il mio inalatore e su quante volte lo faccio e ho fornito tutte le informazioni all'Uci per aiutarli ad andare a fondo di questa vicenda» anche nella Vuelta incriminata, vinta davanti Nibali, racconta della sofferenza respiratoria al termine della tappa.

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