Coronavirus, Cassani: “Il nostro compito è quello di stare a casa”

L’appello del ct della Nazionale di ciclismo: “Preoccupiamoci della nostra salute, ma soprattutto dei più fragili. È giusto fermarsi”
Coronavirus, Cassani: “Il nostro compito è quello di stare a casa”© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

MILANO - "Che brutto momento. È tutto fermo, anche il ciclismo, le corse, almeno in Italia. È un gravissimo colpo per uno sport che porta soltanto gioia". A scrivere è Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale azzurra di ciclismo. "Cos'è una corsa? Un trenino colorato, il tempo che si ferma per qualche secondo, quello che serve per vedere quel trenino passare. La gioia dell'attesa, l'emozione per quei secondi che scorrono lenti, il ricordo di quei momenti che ti porti nel cuore", continua sulla sua pagina Facebook. "In questo momento - aggiunge - non si può correre perché il pubblico è troppo coinvolto, perché la gente è parte integrante di una corsa, perché il ciclismo è sulla strada, è l'arte dell'incontro, è tendere la mano, sentire l'odore del suo sudore. Ecco tutto questo ora non si può fare perché è pericoloso". "Il nostro compito ora è stare a casa, preoccuparci della nostra salute ma soprattutto per la salute di quelli più fragili. Il ciclismo non muore, si ferma. Ed è giusto così", conclude Cassani.

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