L'uomo di Pantani è di Codogno: "Ho temuto per mia madre"

Mario Traversoni è il più famoso tra i corridori del Basso Lodigiano: abitava a Codogno e ora risiede a Fombio
L'uomo di Pantani è di Codogno: "Ho temuto per mia madre"© LAPRESSE

Velocista su strada e pista e ora uomo di clausura. Nella storia recente del ciclismo Mario Traversoni (domenica avrà 48 anni) è il più famoso tra i corridori del Basso Lodigiano. Atleta etichettato “genio e sregolatezza”, abitava a Codogno e ora risiede a Fombio: due dei 10 Comuni blindati ad inizio problema coronavirus. La signora Liliana, mamma di Mario, è tra i primi cittadini di Codogno contagiati. "Mentre lei era in ospedale – spiega Mario, 11 successi da professionista in 8 stagioni – non potevo uscire di casa: eravamo sigillati e passavano le forze dell’ordine a controllare. I medici mi tranquillizzavano dicendo che mamma sarebbe guarita, motivo per cui inizialmente non ho sofferto". E poi? "Ai primi di marzo – prosegue Traversoni – vedendo dalla finestra dei sanitari bardati come marziani che portavano in barella dei miei conoscenti verso le ambulanze ho avuto molta paura. Non ci vedevo una via d’uscita e sempre osservando i mezzi militari che controllavano le strade mi è sembrato di essere in guerra. Non pesava la clausura, soffrivo vedendo quanto accadeva fuori". Poi nei 10 comuni hanno tolto esercito, barriere e obbligo di stare nelle abitazioni. "Io a casa ci sono comunque rimasto altri 15 giorni in quarantena poiché figlio di una signora col virus. Ora mia mamma si cura a casa, è in via di guarigione, ma non posso farle visita".

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