Viviani: "Situazione calcio delicata, nel ciclismo si pedala da soli"

Il corridore veneto ha parlato anche delle competizioni: "Loro, anche se a porte chiuse, partiranno molto prima di noi con le partite"
Viviani: "Situazione calcio delicata, nel ciclismo si pedala da soli"© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

ROMA - Il ciclista veneto Elia Viviani ha parlato della distinzione degli sport a seguito dell'annuncio del nuovo decreto del governo per l'emergenza Coronavirus: "La situazione del calcio, e di altri sport di contatto, è delicata e diversa rispetto a quella del ciclismo. Il nostro allenamento prevede di prendere la bici e pedalare da soli". Il corridore azzurro all'Ansa non ha però nascosto di pensare che il calcio riparta prima del ciclismo: "Non penso che, quelli del calcio, siano penalizzati, perché comunque tutti i team italiani sono sulla stessa barca; nessuno si può allenare assieme per ora. Penso anche che loro, anche se a porte chiuse, partiranno molto prima di noi con le partite". Sulla ripresa delle attività ciclistiche ha dichiarato: "Anche noi affronteremo il problema degli assembramenti: per quanto riguarda le gare sento dire che prima di agosto non se ne parla".

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