Bartali celebrato da Mattarella: "Campione e salvatore di tante vite"

Il presidente della Repubblica ricorda l'asso del ciclismo scomparso vent'anni fa: "Le sue imprese hanno entusiasmato gli italiani". Spadafora: "Un grande uomo"
Bartali celebrato da Mattarella: "Campione e salvatore di tante vite"© ANSA

TORINO - "Il nome di Gino Bartali, campione e leggenda del ciclismo italiano, è iscritto a grandi caratteri nella storia dello sport nazionale e rappresenta uno dei simboli dell'Italia del dopoguerra”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha celebrato così Bartali, a vent'anni dalla morte del grande campione del ciclismo italiano. “La Repubblica lo ricorda – prosegue il capo dello Stato - come un atleta di straordinario valore, ma anche come un testimone di quello spirito di solidarietà, di sacrificio, di dedizione che ha rilanciato il Paese agli occhi del mondo".

Bartali e il salvataggio degli ebrei

"Le imprese di Bartali al Giro d'Italia, al Tour de France, nelle grandi classiche internazionali, hanno suscitato entusiasmo tra gli italiani e rafforzato le loro speranze anche in momenti molto difficili - si legge in una nota di Mattarella - il nome di Bartali sarà ricordato anche come Giusto tra le Nazioni per il coraggioso e silenzioso impegno nella rete di salvataggio, costruita dall'Arcivescovo e dal Rabbino di Firenze, che consentì a centinaia di cittadini di religione ebraica di sottrarsi alla persecuzione e alla deportazione. La discrezione con cui negli anni ha custodito un'impresa di così grande valore umano rende ancora più onore alla sua memoria".

Spadafora: "Bartali campione nella vita"

Sulla stessa lunghezza d’onda è il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: “Tre Giri d'Italia, due Tour de France e un grande cuore. Potremmo ricordare così l'intramontabile Gino Bartali, a 20 anni dalla sua scomparsa. Un campione non solo in bici ma soprattutto nella vita. Nel corso della Seconda guerra mondiale, infatti, si espose in prima persona per salvare i perseguitati dai nazifascisti, trasportando documenti falsi durante gli allenamenti. Un gesto che dà l'idea della grandezza dell'uomo e che merita di essere ricordato, così come le sue imprese sportive che hanno portato in alto il nome del nostro Paese nel mondo, rendendo orgogliosi tantissimi italiani, non solo gli appassionati di ciclismo. E, proprio per questi ultimi c'è la speranza di una ripartenza, con le date previste dall'Union cycliste internationale che vedono il Giro d'Italia dal 3 al 25 ottobre".

L'aneddoto di Giani

Infine Eugenio Giani, presidente del consiglio regionale della Toscana, regione di nascita di Gino Bartali, lo ricorda come un uomo "capace di essere eterno per i risultati ottenuti nel mondo dello sport ma anche eterno per i valori che ha saputo trasfondere attraverso la sua personalità ed il suo modo di essere. Vent'anni fa mi colpì la notizia della sua morte. Ricordo per il suo 85esimo compleanno, durante una festa mi disse 'questa storia che mettevo i salvacondotti nella canna della bicicletta, so che è vera e so che con quei salvacondotti ho salvato tante persone, ma non volevo che andasse sui giornali. Non doveva farmi pubblicità, perché quando fai del bene lo devi fare perché ci credi".

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