Incidente Rebellin, la verità shock: la fuga del camionista recidivo

Emergono nuovi terribili particolari: il guidatore del mezzo sarebbe fuggito dopo essersi reso conto dell'accaduto scendendo dal Tir e non era nuovo alle Forze dell'Ordine proprio per questo motivo
Incidente Rebellin, la verità shock: la fuga del camionista recidivo© ANSA

Il camionista che mercoledì ha investito Davide Rebellin facendogli perdere la vita per le autorità ha un volto e un nome. E’ un cittadino della Germania identificato grazie alla collaborazione tra Carabinieri e Polizia tedesca. Il conduttore del mezzo, 62 anni, è indagato per omicidio colposo, non doloso. Da notare che nel caso venga dimostrato che la dinamica dell’incidente assolve il camionista, da parte del medesimo c’è comunque il grave reato di omissione di soccorso. Dopo la collisione con Rebellin il conducente tir infatti ha fatto perdere le sue tracce, ed è appunto omissione nel campo dei reati dolosi. Il conducente è stato denunciato a piede libero, ma non posto in stato di fermo poiché il codice tedesco non prevede il reato di omicidio stradale. Gli inquirenti sono risaliti ad un'azienda tedesca di autotrasporti con sede a Recke, in Renania. Il camionista mercoledì era arrivato in Italia per caricare merce all’Interporto di Verona. E proprio da Verona i militari sono risaliti alla sua identità. E’ il fratello del titolare dell'impresa intestataria del tir. Il camionista si è accorto perfettamente di aver investito Rebellin sulla rotatoria di Montebello Vicentino della Strada Regionale 11. Dopo l’investimento era infatti sceso dalla cabina di guida del Tir avvicinandosi alla vittima a terra. «E’ risalito poi sul mezzo allontanandosi velocemente» hanno detto i testimoni ai Carabinieri. Alcuni hanno altresì fotografato il fuggiasco.

A prescindere dall’incidente con Rebellin, il tedesco è tutt’altro che “immacolato”: era già stato condannato (patteggiando la pena) a Foggia nel 2001 per essere fuggito dopo un incidente senza prestare soccorso a persone coinvolte. E nel 2014 a Chieti la Polizia gli ha ritirato la patente per guida in stato di ebbrezza. La Procura di Vicenza ha disposto l'autopsia sul corpo di Davide Rebellin che si terrà nei prossimi giorni. Gli inquirenti che indagano per “omicidio stradale e fuga del conducente in caso di omicidio stradale”, lavorano anche per accertare l'esatta dinamica che ha portato alla morte di Davide. Inizialmente i funerali erano fissati per mercoledì. Causa le molteplici indagini in corso la Procura di Vicenza ha fatto annullare tale data, tutto slitta più avanti. L’ex ct azzurro Davide Cassani riferisce un dato allarmante riguardo i ciclisti investiti negli ultimi 10 anni: «Le vittime della strada sono state 2.500. Dopo il calo negli anni del Covid il dato ricomincia a crescere: sul fronte sicurezza non si sta facendo nulla».

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