Ganna, intervista al ct: “Non è soltanto un campione da pista. Sta andando al top”

Marco Villa analizza il futuro dell’asso piemontese nelle gare su strada: “L’ho visto determinato, mi aspetto che faccia una bella stagione. Lo attendo carico per i Mondiali"
Ganna, intervista al ct: “Non è soltanto un campione da pista. Sta andando al top”© EPA

C'è un momento, agli albori di ogni annata ciclistica, in cui tutte le strade portano al nord. Scatta domani, con l'antipasto della Omloop Het Nieuwsblad, la lunga stagione delle pietre che intensificherà nelle prossime settimane gare e appuntamenti. Da Ghent a Ninove poco più di 207 chilometri domati allo sprint da Davide Ballerini nel 2021, mentre un anno fa fu Van Aert a schiantare sogni e speranze dei rivali, Sonny Colbrelli in testa. Quei sogni, però, sono duri a morire. Da Filippo Ganna, che entrerà in azione in Belgio nel mese di marzo, a Jonathan Milan, atteso al via tanto della Omloop quanto della Kuurne-Bruxelles–Kuurne di domenica, sono molti i volti azzurri che hanno recitato un ruolo da protagonista ai recenti Europei su pista di Grenchen agli ordini del ct Marco Villa.

Villa, ripartiamo dal bilancio della rassegna continentale?
«Positivo. Risultati, tempi e prestazioni lo dimostrano. Per le convocazioni olimpiche ad oggi nessuno è escluso».

Ad agosto i Mondiali di Glasgow ospiteranno gli eventi di strada e pista: c'è un problema calendario?
«Il problema, se c'è, è per la strada. Per gli uomini le prove del quartetto su pista arrivano prima della prova in linea su strada. Poi toccherà al ct Bennati valutare se un atleta reduce da tre giorni in pista possa far comodo per la gara su strada. Per le ragazze il problema può sorgere per la staffetta a squadre. Ribadisco però che il programma di preparazione olimpico per la pista è chiaro e passa dai Mondiali».

Ganna alla Volta ao Algarve ha chiuso secondo in generale, è andato bene in volata e in salita. C'è un processo di trasformazione in corso?
«È da tanto che Filippo ha messo in mostra anche su strada le sue caratteristiche e le sue doti, non ho mai pensato fossero limitate alla pista. Ha sempre lavorato in questa direzione. L’anno scorso da febbraio a ottobre non ha mai corso su pista, ma è sempre venuto ad allenarsi: Filippo ha parametri e allenamenti che è abituato a rispettare in ottica strada».

C'è chi, come Fabian Cancellara, in un'intervista alla Gazzetta gli ha consigliato di smettere con la pista. Cosa risponde?
«Andrebbe chiesto a Filippo. Io ho corso con Cancellara e ricordo che non era uno che ascoltava troppo i consigli. Filippo corre in pista senza che nessuno lo preghi per farlo, sa che non è tempo sprecato».

Come vede la primavera del piemontese?
«L'ho visto determinato e sta andando molto forte. Ci si può aspettare di tutto. Io mi aspetto faccia una bella stagione su strada, così come lo aspetto carico per i mondiali ad agosto. Parlando di programmi, ad agosto c'è la crono mondiale che è uno dei suoi grandi obiettivi stagionali».

Lo vede capitano Ineos alla prossima Roubaix?
«Aveva già un ruolo da capitano alla Sanremo di due anni fa o alla Roubaix di un anno fa. A volte le situazioni però non ti premiano. È in una squadra di livello con tanti compagni a volte ingombranti, ma ha le carte in regola per prendersi certe responsabilità e sono sicuro che lo farà».

E poi c'è Milan.  
«Jonathan è forte, sta già dimostrando tanto. Di testa è ancora molto giovane, deve imparare molto ma l’ho visto ben predisposto per questo. Tecnicamente è potenzialmente molto forte anche se con caratteristiche diverse da Ganna, non li paragonerei. E ci metto anche Consonni per questa stagione, ha vinto come Milan sia su strada che su pista. Anche da lui mi aspetto una gran bella stagione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...