Hai già un abbonamento? Accedi
© EPAL'impero di Tadej Pogacar è più o meno come l'universo: infinitamente esteso e in costante e continua espansione. Universale è l'aggettivo che meglio si adatta ad un corridore che abbatte muri, spazza via avversari e riscrive intere pagine di storia della sua disciplina. «Potrei anche ritirarmi oggi» ha scherzato lo sloveno prima di addentare una meritata porzione di patatine fritte al termine del suo primo trionfo in carriera al Giro delle Fiandre
Abbonati per continuare a leggere
