Ciclismo, Bennati: “Ganna bene alla Parigi-Roubaix ma non deve snaturarsi”

Il ct della Nazionale italiana: “Alla prima occasione da capitano ha dimostrato che un giorno veramente può vincerle queste classiche-monumento”
Ciclismo, Bennati: “Ganna bene alla Parigi-Roubaix ma non deve snaturarsi”© /Agenzia Aldo Liverani Sas

"Come sempre è stata una gara spettacolare, mitica, una delle mie preferite. Dal punto di vista dello spettacolo, gli atleti non ci hanno fatto mancare nulla. Ganna? Come prima Parigi-Roubaix da capitano, direi che non è andato così male, dopo un ottimo secondo posto alla Milano-Sanremo". Così Daniele Bennati, ct della Nazionale italiana di ciclismo su strada, ospite di "Radio Anch'io Sport" su Rai Radio 1. "La Parigi-Roubaix o si ama o si odia. Non tutti i corridori sono portati per questa tipologia di corse, il pavé non è per tutti, è una gara massacrante - sottolinea - Tutti vogliono partecipare, tutti vogliono portarla a termine, ma poi portare la pelle nel velodromo di Roubaix è sempre molto complicato. Noi da italiani l'abbiamo vinta l'ultima volta con Sonny Colbrelli, che poi purtroppo ha dovuto abbandonare questo sport e ci dispiace tantissimo, perché era uno di quei corridori su cui io potevo puntare anche per i prossimi Mondiali. Adesso godiamoci Filippo Ganna perché sta facendo qualcosa di straordinario". E a proposito di quest'ultimo, secondo Bennati "non deve assolutamente snaturarsi: il fatto di tentare un giorno di far bene nelle grandi corse a tappe potrebbe veramente snaturarlo”.

Le parole di Bennati su Ganna

"Lui è un grandissimo fuoriclasse nelle prove contro il tempo su strada e un fuoriclasse in pista - prosegue il ct azzurro - Ora, alla prima occasione da capitano, sia alla Milano-Sanremo che alla Parigi-Roubaix, ha dimostrato che un giorno veramente può vincerle queste classiche-monumento. Il consiglio che gli do io è quello di non snaturarsi. Nervosismo a fine gara? Se l'è presa con coloro che sono arrivati a giocarsi il quarto posto, diciamo che hanno fatto un po' i furbi. Ma Filippo deve stare tranquillo, perché non si deve recriminare nulla dal punto di vista tattico e fisico, ha preparato al meglio queste classiche". Ganna a parte, "non stiamo attraversando un periodo molto roseo dal punto di vista dei talenti. Le altre nazionali sono molto più attrezzate, ma come abbiamo dimostrato nell'ultimo mondiale, in cui in tanti ci davano per dispersi, alla fine ci siamo giocati la medaglia fino agli ultimi 300 metri". E guardando più avanti, ai Mondiali di Glasgow ad agosto: “È un percorso non durissimo, non è da scalatori, ci sono strappi e saliscendi molto brevi. Sarà un percorso inedito e impegnativo più dal punto di vista planimetrico che altimetrico. Sarà difficile da interpretare e da vincere".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...