Ciclismo, top Ganna in picchiata sull’oro

Il campione piemontese conquista il sesto oro iridato nell’inseguimento individuale con una rimonta prodigiosa
Ciclismo, top Ganna in picchiata sull’oro© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Il campione è diverso. Per fibra, scocca, mentalità. Filippo Ganna lo ha dimostrato ancora una volta, nel bel mezzo di quel frullatore di corse e di emozioni che è il suo 2023. Dopo 42 giorni gara su strada, dopo tre turni spalmati su tre giorni con il quartetto condotto fino al secondo gradino del podio mondiale e con alle porte una cronometro iridata che può rendere memorabile una stagione già grande, il piemontese ha deciso che soddisfare la sua fame di vittorie era più importante che mai. Nel “suo” inseguimento individuale Ganna ha giocato con gli avversari come il gatto con il topo, in un'esplosione di watt e di talento. Il topolino, stavolta, era l'amico Dan Bigham.

Nelle qualificazioni del mattino Ganna non ha avuto pietà del britannico, inserito nello staff dell'Ineos Grenadiers del piemontese e in prima fila nel supportarlo nel progetto di conquista del record dell'Ora: se al mattino non gli è bastato il primato personale, spazzato via dal 4'01”344 dell'azzurro (quarta prestazione di sempre), nella finale per l'oro non gli sono bastati oltre due secondi di vantaggio a meno di 1000 metri dalla fine della prova in un testa a testa che sembrava poter ribaltare i rapporti di forza tra i due. Ma quando il campione scende in pista e cambia marcia, non ce n'è per nessuno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bigham ribaltato per 54 millesimi

E come la trenata che scalzò dal collo dei danesi l'oro olimpico di Tokyo nell'inseguimento a squadre, ecco servito il bis. Centesimi, decimi e infine secondi: sul traguardo dei 4000 metri Bigham è ribaltato per soli 54 millesimi, 4'01”976 contro 4'02”030, al termine di una rimonta senza precedenti. «Se pensavo di farcela? No» ha confessato il piemontese tra un sorriso e l'altro. È il settimo oro mondiale nella carriera di Filippo Ganna in pista, il sesto nell'inseguimento individuale nonché la quattordicesima medaglia complessiva conquistata negli appuntamenti iridati. Da leggenda. «Ha trasformato l'impossibile in possibile» ha detto il ct Marco Villa al termine di una serata che anche lui ricorderà a lungo. Il responsabile della pista italiana è solito dosare con estrema precisione le proprie parole: se lo dice lui, c'è da crederci. «Pippo è stato incredibile. Magari, ecco, un po' troppo al cardiopalma» ha puntualizzato. Adesso l'obiettivo di Ganna diventa la crono individuale su strada di venerdì: fame e gamba non mancano. Nell’inseguimento è italiano pure il primo degli umani: Jonathan Milan ha conquistato il bronzo dopo aver fatto segnare il terzo tempo nelle qualifiche della mattina, confermando il piazzamento da medaglia nella finalina letteralmente dominata con il portoghese Ivo Oliveira con il tempo di 4’05”868.

Gli altri azzurri

Da sottolineare anche il decimo posto complessivo di Manlio Moro e il sedicesimo di Niccolò Galli: l’inseguimento italiano insegue il futuro. Niente da fare invece per Elia Viviani in un omnium alquanto caotico: undicesimo posto nello scratch, nessun punto conquistato nella tempo race, decimo nell’eliminazione (nonostante un fotofinish piuttosto dubbio), l’azzurro rientra in corsa per le medaglie nella corsa a punti salvo poi terminare la prova - vinta dal portoghese Leitao - al sesto posto. Il riscatto può arrivare oggi: lo sprinter veneto è atteso (il via alle 19:28 italiane) dalla gara ad eliminazione, specialità in cui difende il titolo conquistato a San Quentin en Yvelines. Sfiorano solamente il bronzo Chiara Colombo e Elena Bissolati nella velocità femminile paralimpica – nel tandem - categoria B. Quarto posto per Rachele Barbieri nell’eliminazione femminile dominata dal fenomeno belga Lotte Kopecky. Niente da fare dopo il ripescaggio anche per Miriam Vece nel keirin, stoppata ai quarti di finale. Oggi la 26enne lombarda ci riproverà nella velocità sin dalle qualificazioni del mattino, mentre Martina Fidanza e Chiara Consonni sono le azzurre selezionate per l’americana (al via 20:34).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il campione è diverso. Per fibra, scocca, mentalità. Filippo Ganna lo ha dimostrato ancora una volta, nel bel mezzo di quel frullatore di corse e di emozioni che è il suo 2023. Dopo 42 giorni gara su strada, dopo tre turni spalmati su tre giorni con il quartetto condotto fino al secondo gradino del podio mondiale e con alle porte una cronometro iridata che può rendere memorabile una stagione già grande, il piemontese ha deciso che soddisfare la sua fame di vittorie era più importante che mai. Nel “suo” inseguimento individuale Ganna ha giocato con gli avversari come il gatto con il topo, in un'esplosione di watt e di talento. Il topolino, stavolta, era l'amico Dan Bigham.

Nelle qualificazioni del mattino Ganna non ha avuto pietà del britannico, inserito nello staff dell'Ineos Grenadiers del piemontese e in prima fila nel supportarlo nel progetto di conquista del record dell'Ora: se al mattino non gli è bastato il primato personale, spazzato via dal 4'01”344 dell'azzurro (quarta prestazione di sempre), nella finale per l'oro non gli sono bastati oltre due secondi di vantaggio a meno di 1000 metri dalla fine della prova in un testa a testa che sembrava poter ribaltare i rapporti di forza tra i due. Ma quando il campione scende in pista e cambia marcia, non ce n'è per nessuno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Ciclismo, top Ganna in picchiata sull’oro
2
Bigham ribaltato per 54 millesimi