Vuelta, Dainese il jet azzurro e Ganna in forma europea

Doppietta a Iscar e tripudio italiano nella volata della 19ª tappa: il velocista brucia in rimonta il piemontese
Vuelta, Dainese il jet azzurro e Ganna in forma europea© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Tracce d'Italia sulla strada di Drenthe, sede dei prossimi Europei di ciclismo su strada. Profondi solchi azzurri sull'asfalto di una Vuelta che ormai punta Madrid e che quest'oggi scioglierà gli ultimi nodi di una classifica generale monopolizzata dall'affamatissima Jumbo-Visma. A Iscar Filippo Ganna ha sprigionato tutta la potenza di cui è capace, provando a giocarsi le sue carte con una partenza da lontano nello sprint orfano della maglia verde australiana Kaden Groves finito a terra dolorante - senza conseguenze - a poche centinaia di metri dal traguardo. Ma un altro azzurro è riuscito a precedere il piemontese (con Cimolai quarto), al nono (!) secondo posto in questa stagione bella quanto crudele. Alberto Dainese ha battuto un colpo forte, fortissimo. Il veneto della Dsm-firmenich ha regalato alla spedizione azzurra la seconda vittoria di frazione di questa Vuelta, bissando l'acuto proprio di Ganna nella crono individuale di Valladolid.

«A inizio Vuelta abbiamo commesso degli errori negli sprint, ma stavolta è stato tutto perfetto – la gioia mista a fatica di Dainese -. Ganna è partito presto, io ho atteso il mio momento. Volevo chiudere la stagione nella maniera giusta e salutare la squadra come merita». La volata spagnola dell'azzurro 25enne di Abano Terme fa il paio con quella vincente di Caorle all'ultimo Giro d'Italia: una doppietta che sa di regalo d'addio alla squadra olandese della Dsm-firmenich che Dainese lascerà al termine della stagione. Per lui, all'orizzonte, una nuova avventura con la svizzera Tudor di Cancellara, protagonista di un mercato aggressivo culminato con gli ingaggi di Dainese e di Trentin (e in ammiraglia potrebbe esserci l'attuale ds Ineos Matteo Tosatto). «La doppietta italiana? Ieri (giovedì, ndr) scherzavamo con Filippo in gruppetto. L'ho lasciato sfogare, ho cercato di non farmi chiudere e sono uscito alla perfezione negli ultimi 100 metri».

Ganna, ora gli Europei

Ganna mastica amaro - «Peccato non sia un velocista, ho perso un altro sprint di pochissimo» - ma ha più di un motivo per sorridere: il corazziere piemontese può aggiornare il suo sterminato curriculum con alcune volate selezionate proprio come quella di Iscar. Si frega le mani il ct della Nazionale Daniele Bennati che lunedì prossimo diramerà le convocazioni per gli Europei olandesi in programma dal 20 al 24 settembre. In attesa di sciogliere le riserve sui partecipanti delle prove a cronometro, il selezionatore azzurro ha già confermato la presenza di Ganna nella prova in linea di domenica 24. Il percorso è per larga parte pianeggiante e comprende un circuito finale da effettuare 6 volte con l'ostacolo del Col du Vam, un breve ma incisivo strappo che potrebbe favorire i corridori più esplosivi. Se c'è qualcosa che il 2023 ci ha detto è che su strada Ganna è cresciuto molto e non si pone limiti. Il 2° posto alla Sanremo dietro Van der Poel è lì a dimostrarlo. Contro corridori del calibro di Van Aert, De Lie e Pedersen l'Europeo resta un sogno da coltivare. Oggi intanto il sogno di realizzare il finora mai riuscito tris di Grandi Giri nella stessa stagione può diventare realtà per la Jumbo-Visma, compatta attorno alla maglia rossa Kuss («La squadra ha deciso così, io ho i miei pensieri a riguardo» il commento frizzante di Roglic). A Guadarrama si arriva dopo una tappa ricca di insidie: 207 km con 10 Gpm complessivi, tutti di terza categoria ma senza un attimo di respiro. Ciclomercato, infine: Bettiol rinnova con la Ef.

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