Ganna a un soffio dall’oro, è grand’Italia: terzo Affini

Il belga Evenepoel trionfa a Zurigo nel Mondiale crono, ma per soli 6''. Grande prova degli azzurri che conquistano argento e bronzo
Ganna a un soffio dall’oro, è grand’Italia: terzo Affini© /Agenzia Aldo Liverani sas

Sei secondi spalmati su uno sforzo di un'ora quasi. Nella specialità in cui i dettagli fanno la differenza, sono pochi colpi di pedale a decidere il Mondiale a cronometro di Zurigo. Siamo nel cuore della Svizzera, ma sembra di vedere la Tour Eiffel sullo sfondo. Come ai Giochi di Parigi, infatti, Remco Evenepoel va a occupare il gradino più alto del podio, lasciando a Filippo Ganna il secondo posto. Lo scintillante bronzo conquistato da Edoardo Affini può soltanto lenire la rabbia per quell'urlo di gioia strozzato dopo l'ennesima rimonta sensazionale del piemontese, capace di rosicchiare secondi su secondi nell'ultima porzione di percorso al belga. Non abbastanza per completare un ribaltone che sarebbe entrato di diritto nella storia del ciclismo azzurro.

Il trionfo di Evenepoel

Evenepoel conquista la sua seconda maglia iridata di fila nelle prove contro il tempo e diventa il primo corridore nella storia a conquistare titolo olimpico e mondiale a crono nello stesso anno: una dimostrazione di forza assoluta e adesso il belga può tentare l'assalto alla maglia iridata pure nella prova in linea di domenica prossima. Pogacar permettendo. Sono bastati pochi chilometri a far capire a tutti che per il titolo sarebbe stato il consueto duello tra i grandi favoriti. Al primo intermedio - dopo 12,5km - Evenepoel aveva già un vantaggio di 6” su Ganna. Vantaggio che, al termine della salita di Uetikon am See, il belga non riusciva a dilatare più di tanto sul piemontese: +9”.

Remco fa la magia tra secondo e terzo intertempo, volando in discesa: dieci secondi mangiati a Pippo e diciannove secondi da gestire nei 10 km finali. È lì che Ganna si scatena e tenta la rimonta, recuperando ben dodici secondi a Evenepoel che rischia ma infine, come gli capita spesso, fa festa. «E' stata la crono più difficile della mia carriera - ha ammesso il 24enne belga -. Ho corso senza guardare il misuratore di potenza: sono andato un po'... alla cieca. Comunque, terzo al Tour, due ori olimpici e titolo mondiale. Buona annata, vero?» ha scherzato a fine prova.

L'amarezza di Ganna per il secondo posto

L’amarezza di Ganna: «Sono dispiaciuto di aver perso l'oro per sei secondi, ma sono stato sconfitto da un fuoriclasse come Remco. Sono venuto a questo Mondiale per rimettermi in gioco e credo di aver onorato al meglio la maglia azzurra». E il ct Marco Vella commenta: «Non si era mai vista una squadra così. Sono felice, però resta un pizzico di amarezza perché Pippo volava nel finale e speravo in una vittoria. In salita ha praticamente fatto lo stesso tempo di Remco ed ero fiducioso potesse recuperare nel finale. Dobbiamo capire il motivo di quei secondi di ritardo al primo intermedio. Entrambi i miei ragazzi mi hanno sorpreso: hanno saputo dare grandi emozioni a tutti i loro tifosi. Mi dispiace non aver potuto portare un terzo azzurro, perché sono certo che anche Cattaneo avrebbe fatto una grande crono. Lo aspettiamo per la staffetta. I presupposti per fare bene ci sono tutti».

Zurigo è sembrata Parigi anche per l'australiana Grace Brown che - come Evenepoel - dopo il titolo olimpico si è presa anche quello iridato nella prova contro il tempo femminile. La 32enne ha battuto per 16” l'olandese Demi Vollering, per 56” l'americana Chloe Dygert. Lontane le azzurre: diciannovesima Vittoria Guazzini (a 3'11”), quarantesima Gaia Masetti (a 5'29”). Ottimi segnali in vista della prova in linea maschile di domenica 29 sono arrivati dal Tour de Luxembourg, con Antonio Tiberi capace di imporsi in classifica generale con 15” di vantaggio nientemeno che su Van der Poel e 16” su Gaudu, vincitore della quinta e ultima frazione che ha visto il 23enne laziale chiudere quarto nel gruppetto di testa. A Zurigo, infine, oggi si assegnano i titoli iridati a cronometro per gli Under 23 e gli juniores maschili. Olivo, Raccagni Noviero, Finn e Donati gli azzurri al via.

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