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Come lui, nessuno. Il nome di Tadej Pogacar già riecheggia nella storia del ciclismo, il timbro della sua Colnago che bacia le pietre delle Fiandre è l'armonia che ne accompagna gli assalti. Uno, due, tre. Arriva al quinto tentativo la fiammata – violenta, studiata, voluta – che decide l'edizione numero 109 della Ronde van Vlaanderen, il Giro delle Fiandre che per la 2ª volta nella storia parla sloveno. Come nel 2023 – allora in un clima invernale,
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