Ciclismo, incidente mentre si allena: muore Scarponi

Il corridore marchigiano era sulle strade di casa. Le lacrime di Renato di Rocco
Ciclismo, incidente mentre si allena: muore Scarponi

TORINO - Dramma nel ciclismo italiano: Michele Scarponi è morto in un incidente stradale mentre si allenava alle porte di Filottrano (Ancona), suo paese natale. Il Coni ha annunciato un minuto di silenzio in tutte le manifestazioni sportive.

L'incidente stradale in cui ha perso la vita questa mattina il ciclista Michele Scarponi è avvenuto sulla strada provinciale 362, in via dell'Industria, all'altezza di un incrocio. All'intersezione con un'altra strada l'autista dell'autocarro Fiat 'Iveco', un 57enne del posto, avrebbe omesso di dare la precedenza, centrando in pieno Scarponi, che nel violento impatto sarebbe morto sul colpo per le gravissime lesioni riportate. L'investitore ha detto ai carabinieri di non averlo visto. I mezzi, sia la bici su cui il ciclista si stava allenando che il Fiat 'Iveco', sono stati sequestrati. La salma di Scarponi, che lascia la moglie, sua coetanea, e due gemellini in tenera età, è stata trasferita nell'obitorio dell'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona, su disposizione del magistrato di turno.

CICLISTI VITTIME DELLA STRADA, I TRAGICI PRECEDENTI

Commosso il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco: «Sono nello sconforto totale, è stato un brutto disegno della vita proprio nel momento in cui era stato scelto come capitano della sua squadra al prossimo Giro d'Italia. È un destino assurdo, scritto male - aggiunge - Michele era un grande campione, ha sempre svolto attività di gregariato ora che era diventato leader dell'Astana... è proprio un destino assurdo»

Scarponi, che ieri aveva concluso al quarto posto il Tour of the Alps - dove aveva vinto la prima tappa - era nato il 25 settembre 1979 a Jesi ed era soprannominato 'l'Aquila di Filottrano' per lo sue doti di scalatore. Professionista dal 2002, aveva vinto nel 2009 la Tirreno-Adriatico e nel 2011 il Giro d'Italia grazie alla squalifica per doping dello spagnolo Alberto Contador. L'ultimo suo successo risale al 2013 quando si è aggiudicato il Gp Costa degli Etruschi. Attualmente portacolori dell'Astana, Scarponi ne era stato nominato capitano per il prossimo Giro d'Italia, al via il 5 maggio, per il forfait di Fabio Aru.

 «È una tragedia troppo grande per essere commentata. Ciao Michele» così su twitter scrive Astana Team, la formazione per la quale gareggiava Michele Scarponi dopo la tragica scomparsa del ciclista. Ma sui social è un diluvio di commenti di compagni e colleghi dello scomparso: Vincenzo Nibali, affranto per la perdita del suo vecchio compagno di squadra, scrive «non lo so, non ce la faccio, non ho parole amico mio». E Fabio Aru, del quale Scarponi aveva appena preso il posto come prossimo capitano al Giro d'Italia, scrive «tragedia infinita, non esistono parole. Riposa in pace amico mio». Parole di cordoglio anche dal Milan, del quale il corridore morto era tifoso: «Il mondo dello sport piange la scomparsa di Michele Scarponi. Tutto il popolo rossonero si stringe attorno alla famiglia e agli amici». Il campione spagnolo Alberto Contador scrive "sono paralizzato e senza parole" e ricorda Scarponi «grande persona e sempre con un sorriso contagioso». Peter Sagan, lo slovacco campione del mondo che vive ormai in Italia, twitta «Michele riposa in pace, sarai per sempre nei nostri cuori. I nostri pensieri sono per la famiglia, gli amici e il team Astana. Fatevi forza tutti». E un altro rivale spagnolo Alejandro Valverde twitta «sono senza parole. Ci lascia una grande persona e un grande ciclista».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...