Carapaz vince la 14ª tappa del Giro d'Italia e conquista la maglia rosa

Il ciclista dell'Ecuador stacca tutti e si presenta in solitaria sul traguardo di Courmayeur: secondo Yates, terzo Nibali. Adesso il nuovo leader della classifica generale è il portacolori della Movistar
Carapaz vince la 14ª tappa del Giro d'Italia e conquista la maglia rosa© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

TORINO - Richard Carapaz trionfa nella 14ª tappa del Giro d'Italia e sfila anche la maglia rosa dalle spalle di Jan Polanc. Nella frazione da Saint Vincent a Courmayeur l'ecuadoriano della Movistar ha staccato tutti e vinto in solitaria, lasciando dietro di sé di oltre un minuto e mezzo Simon Yates (+1'32'') e di quasi due minuti (+1'54'') Vincenzo Nibali.

GIRO, ADDIO VIVIANI

La tappa

131 chilometri con pochissimi tratti pianeggianti dominati da Richard Carapaz, che taglia in solitaria il traguardo di Courmayeur. Per l'atleta della Movistar è il secondo successo al Giro d'Italia dopo la vittoria a Frascati dello scorso 14 maggio. Fino all'ultimo è stata una battaglia sul filo dei secondi con Primoz Roglic per la maglia rosa, ma grazie alla spinta nel tratto finale della frazione, Carapaz è riuscito a mettersi in testa alla classifica generale con 7'' di vantaggio sul ciclista sloveno. L'altro sloveno, Jan Polanc, lascia dunque la maglia rosa di leader a Carapaz, dopo essere arrivato con oltre 7 minuti di ritardo al traguardo. Bene Vincenzo Nibali, che regola il gruppo dei migliori a 1'54" da Carapaz. Nibali guadagna anche 4" di abbuono su Primoz Roglic, arrivato nel gruppetto dei migliori insieme allo spagnolo Mikel Landa della Movistar e al colombiano Miguel Angel Lopez della Astana. 

Le parole di Nibali

Ai microfoni di Rai Sport, Vincenzo Nibali ha dichiarato: "I 4 secondi di abbuono? Piccolezze, ho cercato di fare una bella azione sulla salita più dura, Caruso è andato come una moto. Ma è difficile perchè ci sono corridori che stanno molto bene". E sul rivale Roglic aggiunge: "Roglic è molto solido. Oggi ha corso bene, ha collaborato. Così va bene, ce la giochiamo tutti allo stesso modo".

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