Giro d'Italia 2021: la guida alle tappe e ai protagonisti

Si parte da Torino l'8 maggio e si arriva a Milano il 30 maggio: ecco chi sono i favoriti dell'edizione numero 104
Giro d'Italia 2021: la guida alle tappe e ai protagonisti

L'8 maggio partirà da Torino il Giro d'Italia 2021. L'edizione 104 della corsa rosa avrà il via dal capoluogo piemontese per celebrare i 160 anni dell'Unità d'Italia, e terminerà poi a Milano il 30 maggio, dopo 21 tappe. Nella scorsa edizione a trionfare è stato il britannico Tao Geoghegan Hart, che si è imposto su Jai Hindley e Wilco Keldermann.

La prima settimana

La tappa inaugurale sarà la cronometro di Torino, con percorso praticamente pianeggiante di 8,6 km e che avrà il via da Piazza Castello. Il padrone di casa, il torinese Filippo Ganna è il favorito per indossare la prima maglia rosa. La seconda frazione sarà la Stupinigi-Novara, di 179 km. Quasi completamente piatta, all'arrivo i velocisti si giocheranno la vittoria. La terza tappa, la Biella-Canale, di 190 km, vedrà i corridori affrontare una prima parte del percorso fatto di strade di pianura rettilinee, primi di una seconda metà di tappa mossa nella seconda parte. Dopo una salita di terza e due quarta categoria, i corridori si giocheranno la tappa in volata. La quarta tappa vedrà il primo arrivo in salita e sarà la prima frazione in cui la classifica potra cambiare: la Perugia-Sestola di 187 km, si deciderà in cima al Colle Passerino, con pendenze per lunghi tratti oltre il 10% e punte prolungate del 13-14%. A 2 km dall’arrivo la strada scende per circa 800 m per poi riprendere a salire leggermente. Da 750 m all’arrivo fino ai 250 m il fondo è in pavé. La quinta tappa, Modena-Cattolica di 177 km, sarà completamente piatta e vedrà come vincitore quasi certamente un velocista. Nella sesta frazione si torna a salire: la Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno di 160 km, vedrà i corridori arrivare in cima al San Giacomo, una salita non troppo difficile all'inizio ma che vede aumentare la pendenza man mano fino all’arrivo. A giocarsela saranno gli uomini di classifica. Nella settima tappa, la Notaresco-Termoli di 181 km, saranno nuovamente i velocisti a giocarsi il risultato finale, al termine di una giornata completamente piatta. Il weekend della prima settimana si apre con una tappa appenninica: l'ottava tappa Foggia-Guardia Sanframondi di 170 km, vedrà i corridori scalare verso metà percorso la Salita di Bocca della Selva (19 km al 4,6% di pendenza), prima di affrontare una lunga di discesa che li porterà all'ultimo strappo di circa 3 km, in cui a giocarsela saranno gli scalatori. La prima domenica del Giro servirà invece il piatto forte della prima settimana: la nona tappa, la Castel di Sangro-Campo Felice di 158 km vedrà il suo esito nella salita finale di 6 km senza particolarie pendenze. Da segnalare però tra i 3 km e i 2 km all’arrivo una lunga galleriailluminata dopo la quale iniziano i 1.600 metri finali interamente su sterrato con pendenze che negli ultimi 500 metri toccano punte del 14%.

La seconda settimana

La decima tappa L'Aquila-Foligno di 139 km, vedrà i corridori affrontare un percorso quasi interamente pianeggiante, con arrivo in volata. L'undicesima tappa, la Brunello-Montalcino di 162 km, avrà percorso mosso e ideale per l'arrivo di qualche fuga. La dodicesima tappa Siena-Bagno di Romagna di 212 km, vedrà i corridori pronti che affronteranno ben quattro salite lungo gli appennini, tra cui Passo della Consuma (17 km al 5,7%) e Passo della Calla (15 km al 5,5% di pendenza). La tredicesima tappa, Ravenna-Verona di 198 km, sarà interamente piatta ed adatta ai velocisti. La quattordicesima tappa, Cittadella-Monte Zoncolan di 205 km, vedrà i corridori arrivare in cima alla storica salita, facendola però stavolta dal versante più leggero (14 km al 8,5 %). La quindicesima tappa Grado-Gorizia di 147 km, vedrà i corridori affrontare un circuito per tre volte, sconfinando anche in Slovenia. Dopo tre salite, l'arrivo sarà pianeggiante. La sedicesima tappa Sacile-Cortina d'Ampezzo di 212 km è il vero tappone di questo Giro d'Italia 2021: i ciclisti affronteranno tre salite di prima categoria (La Crosetta, Passo Fedai e Passo Giau), intervallati dalla Cima Coppi, ovvero il Passo Pordoi (11 km al 6,8% di pendenza) che raggiungerà i 2239 metri di quota. Dopo il Passo Giau i corridori scenderanno poi in picchiata verso l'arrivo di Cortina d'Ampezzo.

La terza settimana

Dopo l'ultimo giorno di riposo, il gruppo affronterà la diciassettesima tappa, la Canazei-Sega di Ala di 193 km, tappa di alta montagna, che vedrà l'arrivo in cima dopo 11km al 10% di pendenza media. La diciottesima tappa Rovereto-Stradella di 231 km, sarà anche quella più lunga e vedrà i corridori affrontare un percorso quasi totalmente piatto. La terzultima tappa, Tappa 19: Abbiategrasso-Alpe di Meradi 176 km, vedrà i corridori scalare due salite di prima categoria, compresa quella dell'arrivo (9,7 km al 9%). Qui gli uomini di classifica si giocheranno le loro ultime carte per far saltare il banco. La penultima tappa sarà la Verbania-Valle Spluga -Alpe Motta di 164 km. I corridori affronteranno l'ultimo vero tappone alpino, sconfineranno per un tratto in Svizzera, e si giocheranno le ultime chance di vincere il giro lungo l'ultima scalata, 7 chilometri al 7,6% di pendenza media. L'ultima tappa sarà la Cronometro Senago - Milano di 30,3 km. Totalmente piatta, potrebbe rivelarsi decisiva come lo scorso anno, per l'assegnazione del 'Trofeo senza fine'.

I favoriti

A contendersi il Giro d'Italia 104 ci sarà molto probabilmente Egan Bernal (Ineos-Grenadiers), volenteroso di mettersi alle spalle i problemi alla schiena che gli sono costati il ritiro allo scorso Tour de France. A sfidarlo ci sarà Simon Yates (Bike-Exchange), protagonista del Giro 2018 in cui saltò proprio sul finale di corsa. Con loro ci sarà il duo della Bahrein Victorius, composto da Landa e Bilbao, quello del Team DSM, che schiera Jai Hindley e Romain Bardet, e Joao Almeida (Deceuninck Quick-Step). Possibili outsider possono essere Marc Soler (Movistar), Alexander Vlasov (Astana Premier-Tech). Discorso a parte meritano Remco Evenepoel, compagno di Almeida e che non corre dallo scorso Giro del Lombardia 2020, ed il nostro Vincenzo Nibali, in condizioni tutte da valutare e recuperato in extremis dopo l'infortunio rimediato al Tour of the Alps.

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