© LAPRESSEBELLUNO - Egan Bernal vince una durissima 16ª tappa del Giro d'Italia e allunga ulteriormente nella classifica generale. La maglia rosa è andata in fuga sul Giau quando mancavano 20 km al traguardo finale, è transitata da sola sulla cima Coppi per poi concludere la tappa con un distacco di 27 secondi sul francese Romain Bardet (Team DSM) e Damiano Caruso (Bahrain). Giornata da dimenticare per Simon Yates, il britannico ha tagliato il traguardo in 11ª posizione con un distacco di 2'36" da Bernal venendo anche scavalcato in classifica generale (2° posto) da Caruso Carthy e dal russo Aleksandr Vlasov. Da sottolineare che la tappa ha subito un brusco cambiamento al via dovuto al maltempo: la Sacile-Cortina d'Ampezzo è stata accorciata da 212 a 153 km con la cancellazione del Fedaia e del Pordoi.
Bernal: "Volevo dare spettacolo. Pantani? Idolo"
La maglia rosa Egal Bernal ha commentato così la grande vittoria odierna fortemente voluta: "Era una vittoria di tappa con la maglia rosa e volevo farla vedere. Sono contento, è importante vincere così. Oggi volevo dare spettacolo, questo è il ciclismo che mi piace: quando fa freddo, una tappa dura e quando serve la grinta. Volevo fare qualcosa di speciale, era un rischio ma ci credevo. La squadra ha creduto in me e abbiamo fatto abbastanza bene". Infine sul paragone con Marco Pantani osannato dai tifosi mentre stava gareggiando: "Io come Pantani? C'erano tanti che mi urlavano sulla strada qualcosa su di lui, mi ha fatto tanto piacere. Ho una sua caricatura in casa mia era uno dei miei idoli. Siamo nati lo stesso giorno, sento qualcosa di speciale".