Giro d'Italia, a rischio la Cima Coppi: perché e la soluzione

Le condizioni meteorologiche sfavorevoli potrebbero spingere l'organizzazione ad attuare il Piano B
Giro d'Italia, a rischio la Cima Coppi: perché e la soluzione© LAPRESSE

AOSTA - Il Giro d'Italia 2023 sta per prendere il via ma ci sarebbe già un problema: la Cima Coppi ai 2.469 metri del colle del Gran San Bernardo è a rischio. Il passaggio del Giro d'Italia è previsto il prossimo 19 maggio durante la 13ª tappa Borgofranco d'Ivrea-Crans Montana (Svizzera). Se sul lato italiano Anas ha iniziato a fine marzo lo sgombero della neve dalla carreggiata ed è arrivata fino al colle, su quello elvetico i lavori procedono a rilento. La neve caduta nelle ultime settimane e quella attesa nei prossimi giorni, oltre a un'esposizione nord più problematica e un pericolo valanghe più elevato, rendono la situazione difficile.

Giro d'Italia, il Piano B per la Cima Coppi

Un'alternativa, un Piano B, c'è già e prevede il passaggio del Giro all'interno del traforo del Gran San Bernardo, galleria lunga poco meno di 6 km e posta a circa 1.900 metri di quota. Il traforo italo-svizzero era già stato attraversato nel 2006, durante la tappa Aosta-Domodossola. In questo caso la Cima Coppi diverrebbe il rifugio Auronzo (2.304 metri) della 19/a tappa Longarone-Tre Cime di Lavaredo, in calendario venerdì 26 maggio. A oggi la data limite per decidere se sarà possibile o meno attraversare il colle è fissata a cinque giorni prima della tappa del 19 maggio.

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