Giro d'Italia, Pogacar prepara il primo colpo da ko

«Cercheremo di stare lontano dai guai», che per Tadej può voler dire correre davanti e attaccare. Ora il percorso propone tre tappe che possono essere già decisive per la vittoria finale
Giro d'Italia, Pogacar prepara il primo colpo da ko© ANSA

Dal Piemonte alla Toscana, passando per la Liguria, a far notizia di Tadej Pogacar al Giro d'Italia nelle ultime ore sono stati gli accostamenti cromatici più dei colpi di pedale. Il body ciclamino con tendenze granata - per un richiamo al Grande Torino - usato dallo sloveno tre giorni fa insieme alla maglia rosa saldamente sulle sue spalle è finito al centro di un piccolo caso: le voci di una possibile squalifica da parte dell'Uci per presunte violazioni alle regole sono state poi smentite dagli emissari della federazione internazionale. L'ardimentoso mix ha lasciato spazio ad una più tradizionale skinsuit nera sulla strada per Andora e - nella giornata di ieri - ad un completo interamente rosa. Probabilmente c'è chi in gruppo rimpiangerà questa calma apparente attorno al leader della corsa: da quest'oggi scatta una tre giorni potenzialmente decisiva per delineare i rapporti di forza in generale e soprattutto le eventuali distanze tra lo stesso Pogacar e il primo dei suoi inseguitori.

Pogacar, il terreno di caccia preferito

Sì, perché da oggi si va a giocare nel terreno di caccia preferito dello sloveno. Sugli sterrati senesi ricchi di saliscendi Pogacar ha scritto pagine intense della storia recente del ciclismo, la più recente delle quali in maiuscolo: l'attacco solitario di oltre 80 chilometri alla Strade Bianche dello scorso 2 marzo – gara di debutto stagionale dello sloveno – rappresenta una delle azioni più coraggiose e spericolate degli ultimi anni. In quella gara Pogacar inflisse ai rivali distacchi da Grande Giro: 2'44” a Skuijns secondo, 7'28” a Romain Bardet che alla vigilia della corsa rosa rappresentava uno dei pretendenti più accreditati al podio (ora però ventesimo in generale a 2'33” dallo sloveno a causa di problemi gastrointestinali nelle prime frazioni). Gli 11,6 chilometri complessivi di sterrato della Viareggio-Rapolano Terme di oggi sono poca cosa rispetto a quelli previsti alla Strade Bianche, ma possono mettere in difficoltà chiunque: al Giro 2021 Bernal distanziò il debuttante al Giro Evenepoel di oltre 2 minuti in una frazione con arrivo a Montalcino, ma con tanti chilometri in più su strada bianca.

I settori di Vidritta (4,4 km) e Bagnaia (4,8 km) sono nel menù consueto alla Strade Bianche, mentre il terzo (Pievina, 2,4km) non sarà l'ultima difficoltà di giornata: tutti e tre si trovano nell'ultimo terzo di gara della tappa, quando sarà difficile nascondersi per gli uomini di classifica. Lo strappo di Serre di Rapolano a poco più di 4 km dal traguardo, infine, può offrire sponda ad attacchi potenzialmente decisivi.

Giro, chance per Ganna

«Potrebbe essere una giornata pazzesca, cercheremo di stare lontano dai guai» ha detto la maglia rosa. Spesso, per Pogacar, questo significa stare davanti e attaccare, nonostante sia difficile infliggere distacchi rilevanti. Domani, inoltre, sarà il giorno della crono più importante del Giro: gli oltre 40 chilometri tra Foligno e Perugia rappresentano una chance importante per Filippo Ganna anche se gli strappi nella parte conclusiva del percorso possono favorire corridori proprio come Pogacar e Geraint Thomas. Infine, sabato, la carovana rosa tornerà a salire agli oltre 1.400 metri di Prati di Tivo, dove nel marzo 2021 alla Tirreno-Adriatico proprio l’attuale maglia rosa centrò la vittoria numero 21 della sua allora giovane ma già vincente carriera. Tre anni e 50 vittorie dopo l’appetito dello sloveno, diventato languorino negli ultimi giorni dedicati a fughe e velocisti, può tornare a far la differenza.

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