© AFPSPARIGI (FRANCIA) - L'Aso, ente organizzatore del Tour de France, avrebbe fissato come scadenza il 15 maggio per prendere una decisione definitiva sulla corsa. La Grande Boucle, in programma dal 27 giugno al 19 luglio, è tra i pochi grandi eventi sportivi dell'estate ad avere ancora un destino incerto per l'emergenza Coronavirus. Resta ancora aperta l'ipotesi di un Tour disputato senza spettatori, lanciata negli ultimi giorni dal ministro dello sport francese Roxana Maracineanu. Proposta che non trova il favore dei sindaci. "La gara sono i milioni di persone che vengono a vedere da vicino i corridori", ha detto all'emittente Rtbf Stéphane Villain, vice sindaco di Chataillon-Plage, che ospita l'undicesima tappa. "Non ho molte illusioni", ha commentato sempre a Rtbf Daniel Spagnou, sindaco di Sisteron, la città che ospita il traguardo e la partenza rispettivamente della terza e della quarta tappa. "Ma con la cancellazione dei Giochi olimpici, la prospettiva si sta aprendo per noi. Perché non rimandare il Tour a fine luglio? Normalmente, sarei contrario a questa idea visto che i francesi vanno in vacanza, ma sono convinto - ha aggiunto - che la nostra gente tenderà a rimanere a casa. Accoglierebbero quindi il Tour ai bordi della strada o di fronte alle loro case".