Vuelta, la tappa più dura: è il giorno di Roglic. Attacco a O’Connor

A Villablino lo sloveno non paga un guaio meccanico. Oggi la tappa più dura, arrivo in salita a Cuitu Negru
Vuelta, la tappa più dura: è il giorno di Roglic. Attacco a O’Connor© / Agenzia Aldo Liverani

Nella difficile e combattuta Vuelta a Espana 2024 c’è spazio anche per i velocisti di sangue blu. L’australiano Kaden Groves ha trionfato nella quattordicesima tappa, Villafranca del Bierzo-Villablino (200,5 km). Nello sprint ha prevalso sul generoso Wout Van Aert, 3° il coriaceo neozelandese Corbin Strong e poi tutto il gruppo dei migliori. Nel finale un problema meccanico ha costretto Roglic a scambiarsi la bici con Dani Martinez. La squadra Red Bull-Bora è stata impeccabile nell’assistere Roglic per riportarlo nel gruppone d’avanguardia. C’è stato anche fair-play da parte del leader della classifica generale Ben O’Connor e degli altri avversari. Fa festa Groves, 25 anni, potente atleta griffato Alpecin-Deceuninck, al suo 2° successo di tappa alla Vuelta 2024. Il battuto Wout Van Aert è nato il 15 settembre ’94 a Herentals, stessa città del grande Rik Van Looy. Se Rik era l’ ”Imperatore”, Wout è lo “stakanovista”. Van Aert d’inverno ottiene risultati importanti (e lauti ingaggi) nel ciclocross, nel resto dell’annata punta a ogni genere di vittoria su strada.

Incredibile Wout

Wout sta correndo la Vuelta in maglia verde, simbolo della graduatoria a punti, ed è normale per un passista veloce di classe, con 5 successi all’attivo nel 2024. Però è incredibile vederlo pure leader del Gran Premio della Montagna in una delle edizioni più difficili nella storia del Giro di Spagna. Anche ieri il fiammingo ha conquistato punti per la maglia a pois. Guida la classifica scalatori con 46 punti contro i 23 di Marc Soler e Jay Vine. Lottare contro i grimpeurs comporta ulteriore dispendio per Van Aert, che probabilmente è giunto stanco – e per sua ammissione coi crampi - allo sprint decisivo. "Groves è stato semplicemente un po' più forte di me - ha dichiarato Van Aert quasi a voler mascherare signorilmente la delusione per aver fallito il poker di successi di tappa in questa edizione della Vuelta -. Non pensavo di aver sbagliato nello sprint. È stata anche una volata con tratti in salita quindi impostarla troppo in anticipo sarebbe stato un errore. Ho azzeccato la scelta di tempo".

O’Connor si prepara a lottare

Ieri O’Connor ha controllato la gara al coperto ma oggi nella Infiesto-Valgrande Pajares Cuitu Negru (143) dovrà lottare tantissimo spalleggiato dalla Decathlon-Ag2r. E’ la tappa ideale per l’ennesimo tentativo di remuntada da parte dello sloveno Primoz Roglic, secondo in classifica a 1’21”. Prevedibile che i distacchi siano pesanti dopo 4 scalate compresa quella dell’arrivo fino a quota 1835. La salita finale è di 19 chilometri; negli ultimi 2 la pendenza è spesso vicina al 20%. Anche lo spagnolo Enric Mas, 3° in classifica a 3’01”, vorrà approfittarne per guadagnare almeno una posizione in classifica generale. Tutti i vip da salita sul Cuitu Negru daranno il massimo: domani la Vuelta riposerà.

Ordine d'arrivo

1. Kaden Groves (Ned) km 200,5 media 45,992; 2. Van Aert (Bel); 3. Strong (Nze); 4. Mathias Vacek (Rep.Ceca); 5. Delgado (Spa): 6. Baroncini; 7. Guglielmi (Fra). Classifica 1. O’Connor (Aus); 2. Roglic (Slo) a 1’21”; 3. Mas (Spa) a 3’01”; 4. Carapaz (Ecu) a 3’13”; 5. Landa (Spa) a 3’20”; 6. Carlos Rodriguez (Spa) a 4’12”; 7. Lipowitz (Ger) a 4’29”; 8. Gall (Aut) a 4’42”; 9. Gaudu (Fra) a 4’44”.

Philipsen nel Renewi Tour

Oltre a Groves, ieri per la Alpecin -Deceuninck ha vinto anche il belga Jasper Philipsen. Il velocista si è imposto in Belgio nella Ootsburg-Aalter (178,5 km), 4ª tappa del Renewi Tour. Nell’affollato sprint ha preceduto Christophe Laporte, e con Matteo Trentin al 7° posto e Jonathan Milan 8°. Leader in classifica il belga Alec Segaert, 2° Magnus Sheffield a 7”. Jonathan Milan 8° a 23”. Oggi conclusione nelle Fiandre.

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