Global Champions League, vittoria dei London Knights, sale la febbre per il Gran Premio del LGCT di Roma

Al Circo Massimo il francese Julien Epaillard sigla la 155 a tempo, mentre la squadra di Londra sale sul gradino più alto del podio davanti ai Berlin Eagles e agli Stockholm Hearts. Tra poco il Gran Premio che eleggerà il nuovo re di Roma
Global Champions League, vittoria dei London Knights, sale la febbre per il Gran Premio del LGCT di Roma

ROMA - In attesa del Gran Premio del Longines Global Champions Tour di Roma in programma oggi è stata la Global Champions League, la competizione a squadre, a prendersi la scena del primo pomeriggio al Circo Massimo con il secondo e decisivo round. Il successo della tredicesima tappa del circuito è andato ai London Knights (4/148.52) che sono saliti sul gradino più alto del podio davanti ai Berlin Eagles (8/144.52) e agli Stockholm Hearts (8/144.98). Successo anche per il transalpino Julien Epaillard che ha siglato la 155 a tempo (0/65.84). La nuova classifica della Global Champions League dopo la tappa romana vede i Berlin Eagles in prima posizione con 262 punti, seguiti dagli Sockholm Hearts a 260 e gli Shanghai Swans in terza posizione con 217 punti, a due tappe dal termine.

LA GARA - Nemmeno sul podio nel primo round di ieri, vincitori oggi. I London Knights sorprendono gli avversari e trionfano nel round decisivo della Global Champions League sotto il cielo della Capitale. Dopo il quinto posto della prima frazione, il team dei cavalieri londinesi costruisce una gara perfetta: dodicesimi a entrare sul tracciato, particolarmente affascinante grazie alle due combinazioni con la prima gabbia a ridosso della tribuna Lounge proposta come quarto ostacolo e una doppia gabbia, i "Cavalieri" trovano uno straordinario Samuel Hutton con Oak Grove’s Laith che riesce a bissare lo zero della giornata di ieri. Esaltante anche il ventiquattrenne giapponese Mike Kawai che, da promessa del salto ostacoli internazionale, con questa prestazione entra prepotentemente nel gotha dei migliori. Il possente baio Goldwin non ripete l’errore del primo giro e chiude a zero. Grazie a questo risultato, i London Knights sono l’unico team a finire con 4 penalità nel tempo di 148,52. Crollano invece i Rome Gladiators, secondo ventiquattro ore fa, che scivolano in nona posizione. È bagarre aperta per la seconda posizione, ma è la classe dei Berlin Eagles - da oggi leader della classifica generale con due punti di vantaggio sugli Stockholm Hearts a due gare dalla fine - ad avere la meglio. Ludger Beerbaum (Mila) e Christian Kukuk (Mumbai) sono autori di una poderosa rimonta di ben otto posizioni dalla prima manche grazie ai due percorsi netti di oggi che permettono loro di chiudere con 8 penalità e il miglior tempo di giornata. 144.52. Terzi classificati, per una manciata di centesimi, proprio gli Stockholm Hearts che si giocano la carta vincente di Malin Baryard-Johnsson e H&M Indiana. L'amazzone svedese, che un anno fa aveva vinto proprio qui al Circo Massimo il Gran Premio, nella prima delle due tappe capitoline, sempre in sella all'inseparabile H&M Indiana - ha regalato al pubblico romano uno zero da manuale. Non parte Lillie Keenan che ieri aveva chiuso con quattro mentre rientra Peder Fredricson con H&M Christian K e commette un errore, portando la squadra a un complessivo di 8 penalità nel tempo di 144,98. Scivola in quinta posizione la squadra Madrid in Motion che nella giornata di ieri aveva chiuso con il miglior ranking. Per quanto riguarda gli individuali, è Julien Epaillard in sella a Caracole de la Roque a realizzare la migliore prestazione con 0/65,84.

 

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