Star Nba Curry: "Ryder Cup a porte chiuse? Uno schifo"

Per la competizione di golf persiste anche il problema dei criteri di qualificazione dopo che il calendario è stato stravolto per la pandemia
Star Nba Curry: "Ryder Cup a porte chiuse? Uno schifo"© EPA

ROMA - Stephen Curry, star della NBA e grande appassionato di golf, ha commentato l'ipotesi di Ryder Cup, prevista dal 25 al 27 settembre ad Haven, a porte chiuse: "Una Ryder Cup senza spettatori farebbe schifo". In un dibattito con Rory McIlroy, numero 1 al mondo del green, e il giornalista della NBC Carson Daly, il playmaker dei Golden State Warriors ha quindi bocciato l'idea avanzata dalla PGA of America per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.

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Harrington: "I giocatori non avrebbero problemi"

Sul tema è tornato a parlare anche Padraig Harrington, capitano del Team Europe, che in un'intervista a The Times ha detto: "Se così dovesse essere i giocatori non avrebbero alcun problema. Giocherebbero per rendere orgogliosa l'Europa intera, davanti alla televisione. Tutti vorrebbero che gli spettatori fossero presenti, ma penso sia impossibile sperare che per quella data sia arrivato un vaccino. Gli organizzatori stanno valutando tutte le ipotesi possibili, ma posso escludere che la scelta di formare le squadre in toto possa spettare esclusivamente a me e a Stricker (capitano Usa, ndr)". Le porte chiuse non è l'unico nodo perchè resta attuale anche il problema dei criteri di qualificazione. Gli eventi dell'European Tour e del PGA Tour sono fermi da oltre 45 giorni e il calendario del golf mondiale è stato completamente stravolto per la pandemia Covid-19. L'Open Championship, il Major più antico del golf, è stato cancellato dal calendario 2020, mentre gli altri 3 eventi del Grande Slam sono stati posticipati. Il PGA Tour dovrebbe tornare a giocare (seppur a porte chiuse) l'11 giugno a Fort Worth, in Texas, con il Charles Schwab Challenge, mentre l'European Tour non ricomincerà prima della fine di luglio. Rispetto a Parigi 2018 Harrington avrà 3 wild card a disposizione contro le 4 di Stricker. E l'unica deroga che potrebbe essere concessa all'irlandese è quella di poter contare anche lui su un poker di scelte. A rischiare la qualificazione sono però tanti big europei e statunitensi.

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