Dominio Usa nella Ryder Cup: a soli 3,5 punti dal trionfo sull'Europa

Stati Uniti avanti 11-5 sul Vecchio Continente: Johnson vuole calare il pokerissimo e portare a casa il successo
Dominio Usa nella Ryder Cup: a soli 3,5 punti dal trionfo sull'Europa© EPA

In Wisconsin il dominio è tutto statunitense. Solo 3,5 punti separano i padroni di casa dalla vittoria della 43ª edizione della Ryder Cup ai danni del team Europe, che sta soffrendo fortemente il talento degli avversari, nelle cui fila spiccano otto tra i migliori dieci giocatori del world ranking. Al Whistling Straits Golf Course di Kohler la compagine a stelle e strisce ha allungato il proprio vantaggio nei confronti dei continentali e, dopo gli incontri di doppio, conducono per 11 a 5 sull'Europa, a cui servirà una vera impresa per provare a ribaltare un confronto che appare ormai compromesso: l'Europa si aggrappa al numero 1 Jon Rahm e Sergio Garcia, le sole certezze di una squadra in difficoltà.

Il pokerissimo di Johnson

Gli Usa assaporano il trionfo e dopo la batosta di Parigi (nel 2018) si preparano a festeggiare il ritorno al successo in casa, come già accaduto nel 2016 in Minnesota. Trascinati da Dustin Johnson e Collin Morikawa, il team guidato dal capitano Steve Stricker ha chiuso i "foursome" con un perentorio 9-3. Poi, nei "fourball", ha contenuto la reazione del Vecchio Continente vincendo altri due incontri e perdendone altrettanti. E adesso nei 12 incontri singoli, decisivi, ai padroni di casa serviranno tre vittorie e un pareggio (per arrivare a 14,5 punti su un totale di 28) per riprendersi il trofeo e presentarsi nel 2023, al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), quando per la prima volta nella storia la Ryder Cup si giocherà in Italia, da campioni in carica. Fin qui non c'è stata storia e agli ospiti servirà un altro miracolo sportivo dopo quello realizzato nel 2012 a Chicago quando, sotto di 4 punti al termine dei doppi, nei singoli trovarono una clamorosa rimonta che si concluse in gloria. Ma stavolta il gap da recuperare è ancora più ampio e la classe degli americani è evidente. Con Johnson, secondo nel world ranking, che si appresta a ripetere quanto fatto in Francia, tre anni fa, da Francesco Molinari. L'americano ha infatti vinto fin qui tutti e quattro gli incontri di doppio disputati e, nel singolo, contro Paul Casey, vuole calare il "pokerissimo" e regalare agli Usa il successo.

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