Quadarella favorita per l’oro nei 1500 stile: Ledecky out

La campionessa statunitense messa ko da un virus. Pellegrini in finale nei 200, Paltrinieri e Detti avanti negli 800
Quadarella favorita per l’oro nei 1500 stile: Ledecky out© Getty Images

GWANGJU (Corea del Sud) - I campioni nuotano tra le stelle nella notte italiana. Dall'icona Federica Pellegrini che sfida la sua leggenda nei 200 stile libero, a Gregorio Paltrinieri e al campione mondiale Gabriele Detti negli 800, di ritorno rispettivamente dall'increspato mar Giallo con qualificazione olimpica e dal bronzo delle polemiche Sun Yang-Horton nei 400 stile libero, aspettando la finale dei 1500 di Simona Quadarella che potrebbe approfittare della rinuncia di Katie Ledecky. La statunitense, che due anni fa ha perso l'imbattibilità tra mondiali e olimpiadi che durava dal 2012 contro la divina Pellegrini al terzo oro iridato (nonché settima medaglia iridata consecutiva nei 200) e domenica quella nei 400 ad opera della 18enne australiana Ariarne Titmus che viene dalla Tasmania, decide di riposare un giorno in vista degli 800 per recuperare da un malessere che l'avrebbe condizionata; cosi' cancella la sua presenza dalla finale dei 1500 e dalle batterie dei 200 che invece accolgono la delusa svedese Sarah Sjoestroem lunedì sconfitta dalla 18enne canadese, che assomiglia a una cinese, Margaret MacNeil, nei 100 farfalla che vinceva dal 2013. Intanto la terza serie di batterie alla 18esima edizione dei mondiali di nuoto a Gwangju si apre coi delusi dei 100 rana.

Ambivano alla finale e sono rimasti fuori Fabio Scozzoli per un centesimo e Nicolò Martinenghi per una doppia gambata fuorilegge. Ci riproveranno nei 50 di cui guadagnano le semifinali in posizioni d'allarme. Il giovane Tete, che compira' 20 anni il prossimo primo agosto, col decimo tempo in 27 netto; il capitano, che ne compirà 31 il 3 agosto, col 12esimo in 27'11. Avanti a tutti Adam Peaty, campione olimpico, europeo dal 2014 e mondiale dal 2015 dei 50 e 100 che si è già imposto nella doppia distanza rompendo il muro dei 57 secondi in semifinale (56'88). Il britannico nuota uno sciolto 26'28. 'Non vedevo l'ora di rientrare in acqua dopo la squalifica sui 100 - racconta Martinenghi, tesserato per Fiamme Oro ed NC Brebbia ed allenato da Marco Pedoja - E' una buona gara. Ho commesso un piccolo errore tecnico per l'adrenalina, perché volevo tornare a dire 'ci sono'. Mi sento più libero di testa. Questa è una gara diversa dalle altre. Può venire bene un giorno e male quello dopo. Mi sono divertito tantissimo e sono contento. Il pensiero alla finale c’è. Siamo tutti lì, raccolti in pochi centesimi'. 

'Non era scontato riuscire a tirare fuori un buon 50 - prosegue Scozzoli, gia' d'argento ai mondiale nel 2011 a Shanghai e vicecampione d'Europa in carica - Ultimamente non mi e' venuto bene. Sono fiducioso per il passaggio in finale anche se in stagione col tecnico Cesare Casella abbiamo lavorato piu' sui passi gara in previsione delle Olimpiadi del prossimo anno e forse una punta di velocita' l'abbiamo persa, ma in acqua mi sono sentito bene'. Tra le prime posizioni ci sono tutti gli artefici dei migliori tempi stagionali: dai brasiliani Joao Gomes Junior vice campione del mondo e Felipe Lima sul 26'73 al bielorusso Ilya Shymanovich sul 26'87. Per andare avanti potrebbe essere necessario il record italiano. Poi tocca alla divina Pellegrini che si prende le semifinali col quinto tempo dei 200 in 1'56'81 arrivando seconda nella settima batteria vinta da Titmus (1'56'34, terzo tempo generale; detentrice del primato stagionale in 1'54'30). Spicca la vice campionessa olimpica Sjoestroem, unica sotto l'1'56 in 1'55'14 che precede Siobhan Haughey di Hong Kong che tocca in 1'56'02. Avanti all'azzurra anche la 17enne cinese Junxuan Yang in 1'56'43; alle sua spalle la campionessa olimpica dei 100, la canadese Penelope 'Penny' Oleksiak in 1'57'25.

Dentro anche la campionessa olimpica del 2012, la statunitense Allison Schmitt col 14esimo tempo in 1'58'37 e la campionessa d'Europa, a francese Charlotte Bonnet, una posizione avanti in 1'58'21. Prima delle escluse l'ungherese Katinka Hosszu in 1'59'44. Non partita, oltre a Ledecky, l'australiana Emma McKeon (detentrice del secondo tempo stagionale in 1'54'55), che alle Olimpiadi di Rio de Janeiro ha estromesso dal podio Pellegrini (1'54'92 contro 1'55'18) per poi finerle dietro agli ultimi mondiali per l'argento in ex aequo con Ledecky (1'54'73 contro 1'55'18). 'Sono contenta della prestazione. Ho nuotato abbastanza bene. Proseguo step by step - spiega l'azzurra di Spinea; miss 50 medaglie internazionali, tesserata per il CC Aniene ed allenata al centro federale di Verona da Matteo Giunta - Sono sorpresa dalle rinunce di molte perche' sulla carta immaginavo una delle finali piu' veloci di sempre. Invece alcune non stavano cosi' bene come pensassi, non se la sono sentita. Il ritiro di Ledecky non mi ha stupito perche' nei 400 si e' visto che non stava benissimo. Mi ha sbalordito Sjoestrom che ha gia' tirato per dare un segnale forte e mi aspettavo di piu' da Titmus'.

'Prima della gara ero nervosa. L'ho detto anche a Fabio (Scozzoli, ndr): 'Ma ti pare che a 31 anni devo ancora stare cosi'?'. Mi ha risposto: 'Ma quanti 200 hai fatto?' 'Quanti i tuoi 100 rana', gli ho ricordato. Rompere la tensione e' sempre dura. Da due anni non disputavo una gara di questo livello. Adesso si va in semifinale e poi ne riparliamo'. Aspettando gli 800 Federico Burdisso (Tiro a Volo) si qualifica alle semifinali dei 200 farfalla col decimo tempo in 1'56'64. Un crono interlocutorio, di passaggio. 'Il tempo e' piu' o meno quello che volevo, magari con un paio di decimi in meno. Mi sentivo un po' pesante, pero' ci sta visto che sono le batterie. La finale e' alla portata. Un secondo di meno non e' difficile nuotarlo', conclude il pavese che si allena in Inghilterra (dove studia matematica, economia e fisica, l'aspetta l'universita' di Chicago), con le indicazioni dell'allenatore Simone Palombi; diventera' maggiorenne il 20 settembre prossimo e raggiunge il mondiale da bronzo europeo conquistato a Glasgow da ripescato dalle semifinali. Il miglior tempo e' dell'ungherese Kristof Milak, campione d'Europa, in 1'54'19, seguito dal giapponese Daiya Seto, bronzo mondiale, in 1'54'56.

Il campione olimpico del 2012 (quando batte' Michael Phelps) e mondiale, il sudafricano Chad Le Clos, c'e' col quinto riscontro in 1'56'17, cosi' come il bronzo olimpico e vice campione mondiale, l'ungherese Tamas Kenderesi, con l'11esimo in 1'56'82.Il programma della giornata si chiude con la qualificazione da protagonisti degli azzurri nella finale degli 800 in calendario mercoledi'. Gregorio Paltrinieri nuota il miglior tempo in 7'45'70; quarto crono per il campione del mondo Gabriele Detti in 7'46'46. Tra di loro s'infilano il francese David Aubry (qualificato alle Olimpiadi nella 10 chilometri) in 7'46'42 e l'australiano Jack McLoughin in 7'46'42. 'Buone le batterie. Siamo entrambi in finale in corsie centrali da dove si riesce a controllare tutto - sottolinea Greg, carpigiano che compira' 25 anni il 5 settembre, argento mondiale nel 2015 e bronzo nel 2017; nonche' due volte campione d'Europa nel 2014 e 2016 con gli argenti nel 2012 e 2018 - Il feeling rispetto al mare e' ovviamente diverso. Quando sono arrivato da Yeosu mi sembrava di essere un po' imballato per la stanchezza, ma soprattutto per la nuotata diversa. Ho dovuto ritrovare una tecnica piu' veloce e riadattarmi alla vasca. Ho cercato di fare la mia gara. Non spingere troppo, ma neanche andare sotto ritmo'.

'La prima parte l'avevamo nuotata abbastanza piano quindi ho deciso di alzare i ritmi - conclude l'azzurro tesserato per Fiamme Oro e Coopenuoto, cresciuto e diventato campione insieme a Detti al centro federale di Ostia col tecnico Stefano Morini responsabile del progetto sul mezzofondo dall'autunno del 2010 - La batteria da' pochi segnali a meno che non resti fuori come Wellbrock. Le sorprese a un campionato del mondo possono esserci sempre ed e' anche normale che campioni affermati perdano, come Ledecky o Sjoestroem. Non puoi vincere per cento anni. Fa parte dello sport'. Dentro il campione europeo ucraino Mykhailo Romanchuk (sesto in 7'47'01) e Sun Yang (ottavo in 7'48'12), che vinse nel 2011 e nel 2015. Eliminati il vice campione del mondo, il polacco Wojciech Wojdak, che due anni fa si inseri' tra gli azzurri, l'australiano Horton, che fu bronzo nel 2015, e il tedesco Florian Wellbrock, bronzo europeo, nonche' campione continentale dei 1500 col quarto tempo all time e del mondo della 10 chilometri chiusa da Paltrinieri al sesto posto. 'Nella prima parte ho nuotato un po' sotto ritmo ed e' stato difficile cambiare gradualmente marcia - continua Detti, campione del mondo livornese, 25 anni il prossimo 29 agosto - Comunque sia io sia Gregorio abbiamo fatto il nostro e ottenuto una buona qualificazione. La finale sara' una gara totalmente diversa', conclude l'azzurro di Esercito e In Sport Rane Rosse che ha conquistato anche un argento (2012) e bronzo (2014) europeo sulla distanza. (Italpress)

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