Bortuzzo, tra il docufilm e il sogno di tornare a camminare

Il giovane nuotatore non ha alcuna intenzione di arrendersi e sul docufilm ha rivelato: "Sul set ho ritrovato i miei idoli"
Bortuzzo, tra il docufilm e il sogno di tornare a camminare

TORINO - Manuel Bortuzzo non è certo il tipo che si arrende, lo abbiamo imparato a conoscere tutti. E non ha mai smesso di inseguire il suo sogno, nonostante abbiamo dovuto interrompere la carriera da nuotatore dopo essere rimasto paralizzato per via di due pallottole alla schiena che lo hanno colpito durante una sparatoria in strada nel febbraio 2019. In un'intervista a "Gente", nel numero in edicola da venerdi' 11 giugno, ha confermato la sua resilienza e la sua ambizione: "Voglio tornare a camminare e andare alle Olimpiadi. Farò di tutto per riuscirci, la volontà è fondamentale. Fallire per me significa non andare fino in fondo." Bortuzzo ha inoltre rivelato che se avrà la fortuna e il privilegio di essere tra gli atleti selezionati per le Paralimpiadi, sarà immensamente grato di partecipare.

Il docufilm con Raoul Bova

Bortuzzo sta facendo grandi progressi nel lavoro di fisioterapia. Dopo il docufilm di Canale 5 "Ultima gara", di e con Raoul Bova assieme ad altri tre campioni del nuoto italiano (Filippo Magnini, Massimiliano Rosolino, Emiliano Brembilla), il ragazzo racconta anche i retroscena della sua amicizia con Bova: "Le riprese del film partirono solo due mesi dopo il mio incidente. È stata un'occasione sia per me sia per Raoul per tornare a rinascere. Sul set ho ritrovato i miei idoli ma li ho conosciuti come uomini e ora sono miei amici".

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