Nuoto: Italia ambiziosa ai Mondiali di Budapest

Domani si aprono in Ungheria i campionati che dovevano disputarsi un anno fa e a Fukuoka, ma rinviati per lo slittamento delle Olimpiadi. Martinenghi, Pilato, Mirssi, Ceccon, Paltrinieri e Quadarella sono i nomi dei sogni
Nuoto: Italia ambiziosa ai Mondiali di Budapest© Getty Images

TORINO - Gli ungheresi non sono superstiziosi, visto che hanno scelto venerdì 17 per aprire (con le eliminatorie del nuoto artistico, ex sincronizzato) i Mondiali di nuoto numero 19, l’edizione rinviata di un anno come conseguenza della catena aperta dal rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 per la pandemia e salvata da Budapest, dove torna cinque anni dopo. I Mondiali dovevano disputarsi a Fukuoka, in Giappone, ma i problemi legati al Covid e la vicinanza con i Giochi hanno spinto i giapponesi a chiedere il rinvio al 2023. Ecco la capitale magiara, dove nel 2017 assistemmo all’ennesima rinascita di Federica Pellegrini.
Stavolta la Divina non c’è. Sta pensando al matrimonio con Matteo Giunta e sarà la madrina degli Europei di metà agosto a Roma. Una sovrapposizione (come quella con i Giochi del Commonwealth) che ha condizionato le scelte nella preparazione e nella partecipazione di diverse nazionali e molti atleti. A partire dall’Italia, che si presenta nella Duma Arena, il mega palazzetto sulle rive del Danubio, molto ambiziosa, ma con obiettivo dichiarato i campionati continentali in casa, fra neppure due mesi.
Da battere c’è il bottino di Gwangju 2019, le 8 medaglie coreane declinate in 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi. E le carte ci sono tutte, anche sfruttando qualche assenza pensante, come il re della rana Adam Peaty (piede fratturato in allenamento a maggio), che lascerà un posto più prezioso il podio a Nicolò Martinenghi nei 50 e nei 100, e il padrone del dorso veloce Kolesnikov, escluso come tutti i russi, che fa scalare nelle graduatorie Thomas Ceccon e la staffetta veloce guidata dall’ambizioso Alessandro Miressi, il gigante di Torino che dovrà vedersela con Caeleb Dressel.
La grande chance d’oro è nella rana delfinata di Benedetta Pilato, considerata da podio anche nei 100. Da medaglia pure i mezzofondisti che non tradiscono Gregorio Paltrinieri (che dopo le gare in piscina si sposterà nel lago per il fondo) e Simona Quadarella, chiusa dalla star al femminile Katie Ledecky. In ogni caso un’Italnuoto frizzante. Da seguire in questi nove giorni di passione clorata.

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