Oddo, tra padel e beneficenza

Dalla magica notte di Berlino alla racchetta: l'ex campione del mondo è tra i protagonisti della Padel Summer Cup in Sardegna
Oddo, tra padel e beneficenza

Lo hanno chiamato il barbiere di Berlino. Quindici anni dopo Massimo Oddo, terzino campione del mondo nel 2006, si diverte nei campi di padel. E mentre l'Italia è ancora ebbra di gioia per l'Europeo appena vinto, quando pensi a Oddo non puoi non ricordare il taglio dei capelli a Camoranesi pochi minuti dopo il rigore insaccato da Grosso: nella serie di immagini di quella finale del Mondiale entrate nell’immaginario collettivo, questo souvenir è rimasto indimenticabile. Oggi Oddo ha 45 anni ed è un allenatore in cerca di una nuova avventura. Dalla notte di Berlino al padel. Perché in assenza di calcio capita spesso che impugni unaracchetta. Come sta succedendo in questi giorni per la Padel Summer Cup al Forte Village Resort in Sardegna per sostenere la ricerca del centro cardiologico Monzino. Oltre Oddo, in scena tanti protagonisti del mondo del calcio come Liverani, Legrottaglie e Bettarini. L'evento, iniziato giovedì, terminerà oggi. Una tre giorni tra sporte beneficienza. "Il padel? Non sono bravo ma è uno sport che mi piace - dice Oddo - anche se mi ritengo un dilettante. Ho iniziato da poco, diciamo da un paio d'anni. A Milano gioco a Citylife nei campi di Demetrio Albertini. Molti calciatori stanno diventando imprenditori in questo settore perché hanno fiutato l'affare. Se avessi la possibilità tenterei  anch'io ma è difficile trovare le location giuste per far questo tipo di investimento. C'è molto interesse attorno a questo sport". 

Hai un compagno fisso quando giochi?

"No, per il semplice fatto che non sono un 'malato' di padel come alcuni miei ex colleghi che giocano anche 5 volte a settimana. Ho giocato con Albertini, con Borriello, con Nicola Amoruso. So che tra i più bravi c'è Totti, ma anche Fiore e Marchegiani. Adesso sono in Sardegna e spero di non far brutta figura".

Il colpo preferito?

"Non sono così bravo da averne uno... Colpisco come mi viene meglio. Di solito gioco a sinistra, ma diciamo che cerco di arrangiarmi".

Perché i calciatori amano il padel?

"È divertente, si gioca in coppia, c'è lo sfottò, si presta alla goliardia. E non si corre tanto, cosa non trascurabile visto che noi ex calciatori abbiamo corso tanto nella nostra carriera. Devi essere rapido e avere una buona mano. Non è uno sport particolarmente aerobico come il calcio. Io gioco a padel per divertirmi ma riconosco di non essere bravo a differenza di molti miei ex colleghi che hanno iniziato parecchio prima e sono particolarmente avanti rispetto a me".

Chiusura con gli Europei: un altro trionfo 15 anni dopo quel Mondiale.

"Gli azzurri sono stati meravigliosi, sin dall'inizio avevo notato quest'aria speciale. L'Italia ha meritato, siamo stati grandi".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...