Una carriera sportiva e dirigenziale di altissimo profilo. Dopo aver conquistato la Fed Cup nel 2006 e il Roland Garros nel 2007 in doppio, oggi Mara Santangelo è membro della Giunta Coni Lombardia come rappresentante degli atleti. Dopo aver appeso la racchetta al chiodo, ora Mara è passata alla pala, quella di padel: «Il padel lo conosco da tanto tempo, inizialmente non aveva molto credito, in Consiglio si pensava fosse una moda come il beach tennis. Ho iniziato a giocarci diversi anni fa e sono stata ingaggiata dal Circolo Canottieri Aniene, con il quale ho vinto il campionato a squadre nel 2015. Il padel è stata una bella scoperta, è uno sport che mi appassiona tanto e mi porta a praticarlo spesso».
Con il tennis nel cuore
L’amore per il tennis è sempre rimasto, Mara infatti gira il mondo per giornate di experience e di coaching che la vedono in prima linea. Proprio dal tennis provengono tanti giocatori che ora si sono convertiti alla “gabbia” e Mara, che fa anche parte della Nazionale padel artisti, ci spiega le principali differenze tra i due sport: «A padel chiunque può giocare divertendosi fin dalle prime volte che scende in campo, mentre a tennis ci vogliono diverse lezioni. Il padel è molto aggregante, perché ti permette di conoscere persone nuove e di interagire durante la stessa partita, poiché si gioca in quattro. È anche diventato un business, stanno nascendo tante strutture in Italia. Per gli investitori è più remunerativo rispetto al tennis sia perché i campi da padel sono più piccoli sia perché si gioca in quattro».
L'Italia e il padel
L’Italia sta facendo grandi passi in avanti e la dimostrazione arriva dai recenti Mondiali in Qatar, con la medaglia di bronzo conquistata dalla Nazionale femminile e il quinto posto raggiunto dalla selezione maschile: «La Federazione Italiana Tennis sta investendo molto sul padel – conclude Mara Santangelo – per fare in modo che i nostri atleti possano confrontarsi con spagnoli e argentini che ora hanno una marcia in più. Mi auguro che si possa continuare a migliorare per arrivare a competere ad altissimo livello. Sono convinta che il padel diventerà in futuro sport olimpico».