Padel, il Tennis Club Le Molette vince la sua scommessa

Il circolo ha aperto il suo primo campo nella capitale nel 2009, secondo solo al Circolo Canottieri Aniene
Padel, il Tennis Club Le Molette vince la sua scommessa

Roma ha da poco superato i 1000 campi. Un numero enorme, inimmaginabile fino a pochi anni fa. Tuttavia, c’è chi ha creduto in questo sport fin dagli albori: a Roma, il Tennis Club Le Molette ha aperto il suo primo campo nel 2009, secondo soltanto al Circolo Canottieri Aniene: "L’idea venne in mente a Stefano Magnaldile parole di Francesco Saverio Spanò, socio del Circolo insieme al fratello Isidoroche ci chiese se conoscevamo il padel. Sia io che mio fratello eravamo stati in Spagna e quindi conoscevamo questo sport, decidemmo di aprire il primo campo con lui. Solo quando organizzammo una clinic con Spector e Gutierrez qualche mese dopo, capimmo che il padel era completamente diverso dal tennis, un altro sport!".

Un punto di riferimento

Il TC Le Molette è stato per anni un punto di riferimento dell’elite del padel: cinque volte vicecampioni d’Italia e alcuni suoi giocatori convocati in Nazionale, tra cui figurano le tre partecipazioni ai Mondiali di Isidoro Spanò: "Non pensavo si potesse arrivare a questi livelli, era impensabile – il commento dell’ex nazionale e numero 1 italiano –. In dieci anni è cambiato tanto il modo di giocare, ora a chi vuole investire consiglierei di aprire subito dei campi indoor". Tra i giocatori della prima ora, anche Sergio Mazzolani: "Mi fa piacere che il padel sia cresciuto così tanto. Potrebbe fare un ulteriore salto se diventerà sport olimpico. Mi auguro che l’Italia possa diventare in futuro una Nazione-guida a livello europeo". In Nazionale ha giocato anche Alessandro Pupillo: anche lui ha fatto parte del gruppo storico del TC Le Molette: "Il padel è cambiato tanto, sia a livello di strutture che di giocole parole del Maestro Nazionale e uno dei tre fiduciari FIT per il Lazio – per il futuro bisogna puntare sui giovani e sulla formazione dei maestri. La FIT sta facendo un ottimo lavoro e ciò che accadrà nel 2022 è un primo passo per organizzare al meglio la formazione per il bene dei nostri giovani". 

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