Sánchez Alayeto racconta la storia delle "Gemelas Atomikas"

Ritirata a 19 anni dal mondo del tennis Majo, insieme alla sorella Mapi, ha trovato nella gabbia la nuova carriera: "Barcellona 2013 la svolta"
Sánchez Alayeto racconta la storia delle "Gemelas Atomikas"

María José Sánchez Alayeto (detta Majo), n.15 del ranking assoluto WPT (e n.7 nella race 2022), è una delle “Gemelas Atomikas” e insieme a María Pilar Sánchez Alayeto (Mapi) formano la coppia femminile più famosa della storia del padel. Pluricampionessa del mondo con la Nazionale spagnola, nel suo palmarès WPT può vantare ben 4 titoli (2014-15-17-18) vinti con la sorella, raggiungendo nel 2017 anche il record di 30 partite vinte consecutive. Al suo attivo conta 345 partite giocate al WPT con una percentuale di vittorie del 79%. Majo questo inizio di stagione ha raggiunto con Mapi due semifinali in tre tornei e promette con la sorella di stupire ancora tutti.

Quando hai iniziato a giocare a padel?
«Avevo 24 anni e venivo dal tennis. Nel 2007 ho iniziato a competere a livello regionale a Saragozza. Poi dopo vari tornei mi sono trasferita con mia sorella a Madrid per dedicarci al padel a tempo pieno. Non avrei mai pensato di raggiungere certi risultati dato che avevo iniziato per gioco».

Dal tennis al padel, raccontaci di più.
«Mi sono ritirata nel 2003 all'età di 19 anni quando ero n.170 al mondo della WTA. Ero stanca ed avevo bisogno di smettere per dedicarmi a me stessa ed allo studio. Il padel l’ho conosciuto casualmente nel mio club e così è iniziato tutto».

Cosa ti piace del padel?
«Lo amo perché si gioca in due ed è uno sport di squadra, rispetto al tennis dove soffri molto perché sei da solo. Nel campo da padel si condivide ogni momento, per me è ancora più speciale giocando con mia sorella Mapi, ed è tutto più bello ed anche divertente».

Come nasce il nome “Gemelas Atomikas”?
«Da due combinazioni: la prima quando giocavamo nella squadra di padel del Real Zaragoza Tennis Club, dove avevamo un capitano che ci inculcò i valori delle “formiche”: grandi lavoratrici e senso di appartenenza al team; la seconda, quando il ragazzo di Mapi le disse: “Lo sai che ci sono dei cartoni animati che si chiamano le formiche atomiche”. Da lì ci venne l’idea di chiamarci le “Gemelle Atomiche” che peraltro ci identifica per il nostro gioco potente, aggressivo, fisico e sempre offensivo».

La vostra partita indimenticabile?
«Di recente quella che abbiamo vinto nel Master finale lo scorso anno contro Ana e Gemma perché dopo un anno complicato è stata una bella boccata di ossigeno per affrontare questa stagione al meglio. Un altro momento significativo è il primo torneo che abbiamo vinto a Barcellona nel 2013. È stato speciale per noi perché ci ha permesso di scalare molte posizioni e di arrivare ad essere la coppia n.5 del ranking».

Se dovessi allenare una coppia maschile e femminile?
«Per le donne sceglierei una coppia giovane da formare per la prima volta, l’importante è che abbiano le qualità per distinguersi nel tempo. Per gli uomini qualunque coppia, basta che ci sia Lamperti, è uno spettacolo veder giocare Miguel, troppo divertente».

Colpo preferito e dove migliorare?
«Dove mi sento molto sicura è nella volée di diritto, mentre devo migliorare quella di rovescio».

Cosa ti piace della tua racchetta?
«La NOX MJ10 Luxury ha un perfetto equilibrio tra controllo e potenza. Mi piace il gioco di attacco e la velocità e questo modello mi permette di coniugare il tutto garantendomi le migliori prestazioni».

Cosa fai nel tempo libero?
«Mi piace molto leggere e camminare, cosa che faccio spesso con Mapi nelle pause dei tornei, per cercare di staccare un po’ dal padel».

Cosa ne pensi della crescita di questo sport in Italia e nel mondo?
«Penso che in Italia e nel resto del mondo stia crescendo molto. In Europa poi sta facendo passi da gigante e non è finita. A livello globale ci sono altre aree che si stanno sviluppando come l'Asia e gli Stati Uniti, e questo è molto positivo per tutto il sistema».

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