Cassetta si prepara alla stagione con l'obettivo Top 100

Il giovane torinese è uno dei giocatori italiani più giovani e in forma del momento ed insieme al compagno Cremona cerca la scalata
Cassetta si prepara alla stagione con l'obettivo Top 100

Classe 1999, nato a Torino il 27 maggio, n.164 del ranking WPT, Marco Cassetta è uno dei giocatori italiani più giovani e in forma del momento, a detta di molti è la miglior speranza azzurra. Gioca insieme al titolato ed esperto Simone Cremona (n.145 del ranking WPT e pluricampione italiano) e con lui punta a scalare posizioni significative per cercare di avvicinarsi il più possibile ai migliori 100 della classifica mondiale. Ha giocato nel circuito del World Padel Tour 16 partite, con un coefficiente di vittorie (6) pari al 37,5%.

Quando hai iniziato a giocare a padel?
«A fine 2017, quando ancora giocavo a tennis, me ne sono innamorato subito e dal 2018 ho iniziato a fare solo quello».

Cosa ami di più del padel?
«La sua dinamicità e il gioco di squadra vero e proprio».

A che età sei diventato un’atleta professionista?
«Diciamo che posso considerarmi a tutti gli effetti un giocatore professionista da quest'anno».

La partita indimenticabile?
«Al momento sono due: quella che ci ha portato in Previa al WPT di Svezia e la finale vinta del Master Slam dell'anno scorso».

Di ogni compagno che hai avuto quale è la skill che più ti ha impressionato?
«Di Licciardi la volée di rovescio; di Bubu Salandro la rapidità nella transizione da fondo a rete; di Cremona la sua incredibile capacità difensiva e gestione del gioco».

Se dovessi allenare una coppia maschile e femminile chi sceglieresti?
«In un futuro mi piacerebbe allenare e provare a far diventare dei professionisti i miei allievi, che siano maschi o femmine è uguale. Se devo scegliere una coppia da allenare ti dico Maxi Sanchez e chiunque giochi con lui, quest'anno Pablo Lima, perchè “El Tiburon” è il mio idolo, quindi in realtà imparerei tutto da lui e cercherei di rubargli i suoi segreti».

l tuo maggior rammarico?
«Non aver iniziato ancora prima a giocare a padel».

Se dovessi tracciare un bilancio del 2021, ti ritieni soddisfatto o potevi fare di più?
«Contando che ho giocato solo metà anno, a causa del mio infortunio al legamento crociato, direi che ho terminato la stagione nel migliore dei modi, togliendomi tante soddisfazioni».

Quali sono le aspettative che hai per questa stagione?
«Cercare di arrivare più vicino possibile ai 100 del mondo e vincere tutto qui in Italia».

Il tuo maggior pregio e il tuo peggior difetto?
«Sono un ragazzo molto autocritico, sistematico, che lavora su tutto al minimo dettaglio per essere al meglio. Come difetto, direi che sono troppo autocritico (ride, ndi)»

Qual è il tuo colpo preferito e quello su cui devi migliorare?
«Il mio colpo migliore è la volée di dritto, mentre devo migliorare in tutto, ma maggiormente il rovescio prima del vetro».

Con quale racchetta giocherai e quali sono le sue caratteristiche che apprezzi di più?
«Con la nuova PUMA SolarAttack PWR. È una racchetta che mi pia- ce molto per il suo bilanciamento sulla punta che mi permette di far scorrere la palla più veloce e per la sua forma a goccia, strizzando anche un occhio all'estetica, è davvero bellissima!».

Cosa ne pensi del movimento in Italia e dello sviluppo del padel nel mondo?
«In Italia sta crescendo davvero tanto, sia nei numeri, sia nel livello. Nel mondo è in continua espansione e grazie al nuovo circuito della Premier Padel diventerà finalmente uno sport globale, conosciuto in tutto il mondo! Ben presto sarà uno degli sport più amati, seguiti e praticati sul pianeta».

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
«Rappresentare la mia amata Italia alle Olimpiadi!».

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