Padel, la promessa di Navarro: "Voglio entrare tra le prime 8"

Attualmente diciannovesima nel ranking, la spagnola classe 1976 è una delle veterane di questo sport
Padel, la promessa di Navarro: "Voglio entrare tra le prime 8"

Spagnola, classe 1976 Carolina Navarro Björk è nata il 26 febbraio a Màlaga. È una veterana di questo sport, il cui palmarès mette paura. Per ben 9 volte consecutive è stata la n. 1 del ranking WPT, 4 volte campionessa del mondo a squadre e 3 nella categoria di coppia, oltre a essere stata per 12 anni campionessa di Spagna, vincendo oltre 100 titoli in carriera. A 46 anni occupa la 19ª posizione nel ranking WPT con 320 partite giocate e una percentuale di vittorie (205) pari al 64%. Gioca in coppia con Elisabet Amatriaín Armas, n.17 del ranking WPT e attraverso l’associazione “Palas para todos” da lei presieduta, promuove il padel come veicolo sociale, per ragazzi con disabilità fisiche e mentali.

Quando hai iniziato a giocare a padel?

«A 17 anni a Malaga. Giocavo a tennis da quando ne avevo sette e all'epoca dovevo fare un passo importante: dedicarmi al professionismo o studiare. Ho deciso di continuare gli studi e di abbandonare il tennis. Poi un giorno un amico mi ha insegnato il padel e da lì è iniziato tutto».

A che età sei diventata professionista?

«Quasi subito. Il tennis mi ha aiutato molto, è stata un'ottima base per il padel. Dopo appena due anni sono diventata campionessa di Spagna con Maria Silvela».

Partita indimenticabile?

«Più che una partita, direi un torneo. Il campionato del mondo nel 2006 a Murcia. Venivo da due operazioni al crociato anteriore (nel 2004 e nel 2006) e proprio nell'ottobre del 2006 sono riuscita a diventare campionessa del mondo con Paula Eyheraguibel. Nello stesso anno ho subito un intervento chirurgico al ginocchio, che ha richiesto una riabilitazione di oltre cinque mesi e un recupero di quasi un anno per tornare al 100%. Sette mesi dopo l'operazione sono riuscita a vincere il Mondiale, sconfiggendo per la prima volta Iciar Montes e Neki Berwig (ancora imbattute) e poi in finale Valeria Pavón e Cata Tenorio. È stato indimenticabile».

Ci parli della tua associazione “Palas para todos”?

«È la migliore cosa che ho fatto in tanti anni di padel e spero di portare avanti questo progetto tutta la vita. La scuola che oggi ospita oltre 70 ragazzi con diversi tipi di disabilità ha l’obiettivo di aiutarli a migliorare le proprie capacità, superando giorno dopo giorno i loro limiti; vederli divertirsi e sorridere mi dà una gioia immensa».

Aspettative per il 2022?

«Divertirsi è la cosa principale e questo ci porterà a giocare bene e poi speriamo di entrare nelle prime otto coppie».

Pregi e difetti?

«Penso di essere molto esigente con me stessa e forse questo fattore è un'arma a doppio taglio, sia nel bene che nel male».

Colpo preferito e dove migliorare?

«La discesa dalla parete di rovescio, anche se ultimamente anche quella di destra non è male; devo migliorare ancora nei pallonetti».

Nel tuo tempo libero quali sono i tuoi hobby preferiti?

«Guardo le serie tv, film, gioco a escape room, vado a cena con gli amici e passo il tempo con la famiglia».

Cosa ne pensi del movimento in Italia?

«Penso che sia uno dei Paesi con il maggior potenziale di crescita e parlo anche dei giocatori che stanno facendo bene»

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