Lucchetti: "Credo in un padel innovativo e cerco nuovi talenti"

Le parole della leggenda della disciplina: "Unisco tecnica e tattica. Vorrei scoprire dei giovani atleti per accompagnarli nella loro crescita"
Lucchetti: "Credo in un padel innovativo e cerco nuovi talenti"

Chiacchierare con lui è come sfogliare un'enciclopedia del padel. Lui è Dante Luchetti, uno dei pionieri di questo sport in Italia. Argentino di nascita, ha portato il padel nella terra delle sue radici e continua a diffondere ovunque i suoi insegnamenti con l'obiettivo di scovare e far crescere nuovi talenti e formare allenatori. La convinzione di Luchetti è che il padel sia in piena evoluzione, anche perché c'è più professionismo: "Così per tirare fuori nuovi talenti sto puntando su una metodologia raggiunta dopo quasi 30 anni di esperienza. Un periodo lunghissimo: guardando indietro vedo la grande differenza e l'evoluzione tattica. Il mio metodo è mirato alla “maneggevolezza tecnica”, partendo però dal pensiero tattico. Il mio allievo riesce a migliorare e pulire la tecnica, ma allo stesso tempo ottiene questo risultato in base al pensiero tattico. Lavoro tantissimo sulla sensibilità nel colpire la palla e il ritmo".

ANALISI E STUDIO - Un'evoluzione, quella del padel, che non conosce freni. Anche per questo, Dante Luchetti, per tenersi aggiornato continua ad analizzare tante partite del World Padel Tour studiando i movimenti della coppia e le strategie. Una sorta di "padel innovativo", come lo chiama lui, che ha soppiantato quello del passato. "Ora c'è molta più cura sulla preparazione anche a livello fisico. In base al miglioramento fisico c'è stata anche un'innovazione tattica che ha cambiato anche la posizione in campo della coppia. Ci sono più “scalate” con una maggiore percentuale di palle colpite al volo, invece che lasciate sbattere sulla parete. Basti soffermarsi sull'utilizzo del polso nel colpo. Con mia moglie Isabel stiamo costantemente vedendo le partite anche per analizzare la carambola della palla, la curva, la velocità".

"PUNTO SULLA SICILIA" - Luchetti si dice infine fiducioso sui futuri talenti azzurri. "In Italia il livello del padel è cresciuto molto, soprattutto in Sicilia dove mi sto concentrando già da un po', prima a Siracusa oggi a Palermo. Mi piacerebbe scoprire dei giovani talenti per accompagnarli nella crescita di un padel innovativo dando il giusto riconoscimento all’Italia con i sui giovani cavalli vincenti. Ci sono poi le donne che stanno facendo grandi sacrifici, andando fuori per gli allenamenti e per condividere il campo con le giocatrici top. Tra i giovani azzurri posso farvi l'esempio di Giulio Trombino, recentemente campione italiano under 18, che ha formato da me la sua base e il suo padel. Un altro che mi piace tantissimo è anche Matteo Platania".

PAROLA A TROMBINO - Insomma, le prospettive per il movimento azzurro sono rosee. E chiamato in causa proprio Giulio Trombino ammette: "Dante Luchetti è un grandissimo maestro, posso dire che mi ha insegnato tutto. Da un paio di mesi però non è più il mio allenatore perché io vivo a Siracusa e lui si è spostato a Palermo. Oggi il mio padel si evolve ma le basi senza dubbio me le ha date lui". Reduce dalle vittorie ai campionati regionali lo scorso ottobre e soprattutto ai campionati italiani assoluti under 18 nelle scorse settimane, Trombino fa un pensierino ai Mondiali giovanili in Messico. "Sono appena tornato da un raduno della Nazionale a Castel di Sangro, sicuramente spero di essere tra i convocati. Vestire la maglia azzurra mi darebbe una grande felicità anche se lo ritengo un “qualcosa in più”. Nel padel la cosa importante sono gli open e la normalità è far bene nei tornei"

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