Padel, a Forte dei Marmi tutti vogliono giocare

A casa Bertolucci è esplosa la passione per il padel: campi perennemente occupati
Padel, a Forte dei Marmi tutti vogliono giocare

Dove imperava il tennis adesso è esploso il padel. A Forte dei Marmi, località glamour per eccellenza della Toscana, parlano di “sorpasso” ad opera dello sport più giovane. «Ci sono già quattro circoli, noi siamo stati i primi a portare il padel in Versilia». A parlare è Filippo Grasso, 51 anni. Insieme ad Andrea Parenti gestisce il Tennis Raffaelli, storico circolo tennistico di Forte dei Marmi fondato negli anni Sessanta. «Tutto è nato nel 2018. Sinceramente era difficile pensare che qua il padel potesse attecchire così rapidamente. E invece in questi anni c’è stata un’esplosione. Noi abbiamo tre campi, di cui uno al coperto e due all’aperto. Dalle 8 di mattina alle 22 sono tutti occupati...». Mica così scontato da queste parti. Siamo infatti in una realtà profondamente legata al tennis. Merito anche di Paolo Bertolucci, che è appunto di Forte dei Marmi e che nel 1976 ha vinto la Coppa Davis. Si narra che negli anni più belli “Braccio d’oro” venisse a giocare qua con Adriano Panatta. «Parliamoci chiaro – spiega Grasso – soprattutto negli anni Settanta e Ottanta, Forte dei Marmi era il comune con più campi di tennis in rapporto alla popolazione. Si veniva qua e tra il relax in spiaggia, il divertimento a La Capannina e i tuffi in mare, poi si finiva in un campo di tennis. Adesso invece c’è il padel. Ci è sembrato giusto puntare su questa disciplina qualche anno fa e abbiamo fatto bene. Il padel è divertente, chiunque può scendere in campo, anche senza possedere una grossa tecnica. E poi è uno sport semplice e immediato, che conquista tutti». Anche gli ex calciatori, ma pure quelli in attività, si sa, fanno fatica a non giocare a padel quando sono in vacanza. «Nel nostro circolo sono venuti a giocare Pioli, Albertini, Vieri, Pirlo, Casiraghi, Gilardino, Pazzini. Ma anche Federico Chiesa e Acerbi, Berardi, Rugani e poi i romanisti Pellegrini, Cristante e Mancini. Insomma, per molti è naturale giocare a padel una volta stacca la spina per le ferie». I campi sono di nuova generazione. «Quello più ambito è il campo super panoramico – prosegue Grasso –. La cosa che ci preme sottolineare è che anche in inverno, quando non ci sono i tanti vacanzieri che affollano Forte dei Marmi in estate, i campi di padel sono pieni. Questo perché ormai c’è uno zoccolo duro di praticanti nel territorio. Noi abbiamo una squadra che milita in Serie C e poi crediamo molto nella nostra scuola con i nostri allenatori. Ci sono i bambini, che già da piccoli scelgono il padel. Loro rappresentano il futuro».

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