Stupaczuk e l'amore per il padel: "Tira fuori il meglio di me"

L'argentino si gode  il trionfo nella tappa casalinga del Premier Padel a Mendoza. Sull'Italia: "Ha fatto passi da gigante"
Stupaczuk e l'amore per il padel: "Tira fuori il meglio di me"

Franco Stupaczuk, per tutti “Stupa”, nasce in Argentina a Chaco il 25 marzo del 1996; occupa attualmente la posizione n.5 nella classifica della Federazione Internazionale ed è al n.7 nel ranking WPT. Giocatore di sinistra, famoso per la sua potenza e per il suo colpo preferito (lo smash in sospensione), è considerato, fin da quando era giovanissimo, una delle star del World Padel Tour. Nel 2020 ha fatto coppia con uno dei giocatori di destra più forti della storia, Sanyo Gutierrez, un'esperienza che gli ha permesso di acquisire regolarità e costanza rendendolo un giocatore più maturo. In questa stagione gioca con l’esperto Pablo Lima con cui ha disputato già tre finali, l’ultima sabato scorso all’Amsterdam Open, in una delle più belle partite del 2022, poi persa contro Belasteguin e Coello, coppia rivelazione di questa stagione. Al suo attivo nel WPT ha giocato 389 parti- te, con una percentuale di vittorie (272) pari al 70%.

Quando hai iniziato a giocare a padel?
«Mia mamma mi dice a 4 anni. Io ricordo solo che a 7 anni ho vinto il mio primo torneo».

Cosa ti piace?
«La competizione, il padel tira fuori il meglio di me. Mi piace godermi la vittoria ed imparare dalle sconfitte».

Quando sei diventato professionista?
«A 14 anni giocavo già nel circuito professionistico argentino».

La partita indimenticabile?
«Quella recente, quando abbiamo vinto la tappa della Premier a Mendoza, perché i miei genitori erano lì. Vincere quel titolo con loro sugli spalti è stato magico».

Se dovessi allenare una coppia maschile e una femminile?
«Sceglierei giocatori in grado di adattarsi ai cambiamenti; per esempio Navarro e Di Nenno, mentre nelle donne Aranzazu e Iglesias».

Hai qualche rimpianto?
«La lontananza dalla famiglia e dagli amici e un infortunio che ho subìto».

Se dovessi fare un bilancio del 2021?
«Avrei voluto vincere più tornei e partecipare a più finali».

Quali sono le tue aspettative per questa stagione?
«È la prima volta che giochiamo così tanti tornei, ci stiamo adattando al cambiamento, ma l’obiettivo è continuare a scala- re le classifiche e vincere titoli».

Pregi e difetti?
«La perseveranza è la mia virtù, mentre l'ansia il mio difetto maggiore».

Colpo preferito e dove migliorare?
«Lo smash in sospensione resta sempre il mio pezzo forte, devo invece migliorare nella difesa».

Ci parli della tua racchetta e cosa ti piace?
«Quest’anno sono entrato con entusiasmo nel team SIUX e gioco con la Electra, con cui mi sento molto a mio agio, grazie alla sua verniciatura sabbiata che la rende ruvida al punto giusto e alla sua forma speciale».

Cosa pensi del padel italiano?
«Ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e sono certo che continuerà a crescere grazie an- che ai suoi incredibili fan. L’esperienza alla Premier di Roma è stata incredibile».

Sogno nel cassetto?
«Vorrei essere il numero 1 nel mio sport, ma anche migliorar- mi il più possibile come persona nella vita, in modo che un domani sarò ricordato per entrambe le cose».

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