Uno sport sempre più inclusivo. In questi ultimi anni, si sono moltiplicate le iniziative che hanno visto il padel come punto di riferimento dell'inclusione sociale. Uno sport in grado di coinvolgere trasversalmente tutte le fasce d'età, in particolar modo i diversamente abili. Proprio loro, atleti in carrozzina e atleti con protesi, sono stati i protagonisti delle Finali Nazionali Padel Mixto, organizzate lo scorso weekend dal MSP Sardegna, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, al Padel Club Santa Lucia di Cagliari con la partnership dell'ASD Sportinsiemeroma e ASD Eco Padel. In campo cinque coppie, di cui un atleta normodotato e un atleta con disabilità, provenienti da altrettante Regioni: i padroni di casa della Sardegna (Moreno Marchetti - Gianluca Pirisi) poi Lombardia (Giuseppe Galliano - Luca Facchetti), Campania (Roberto Punzo - Felice D'Aiello), Puglia (Piero Rosario Suma - Michele Giancaspro) e Veneto (Marco Maggiore - Damazo Petroni).
Finali Nazionali Padel Mixto, i vincitori
Dopo la prima fase, sono state le coppie della Lombardia e della Campania a giocarsi il titolo nazionale, conquistato dalla coppia lombarda che ha quindi bissato il successo ottenuto durante l'evento Mixto svolto in contemporanea con la Finale Nazionale Padel MSP Italia dello scorso luglio al Padelmania di Pescara, già sostenuta da Fondazione Entain. A trionfare, dunque, Luca Facchetti, figlio della leggenda dell'Inter Giacinto, insieme al suo amico Giuseppe Galliano, premiati dal Presidente del Consiglio Comunale di Cagliari Edoardo Tocco. Al di là dei risultati di campo, a vincere è stata l'inclusione, per dimostrare una volta in più come questo sport, il padel, sia davvero per tutti e possa trasmettere messaggi positivi e di sensibilizzazione. «È stato un bellissimo evento - le parole del Presidente MSP Sardegna Alberto Borsetti - che nessuno aveva ancora mai svolto sull'isola. La Finale Nazionale è stata un mix di competizione, divertimento e socializzazione. Si è creato un bellissimo rapporto al termine dell'evento, una famiglia, con gli atleti che ci hanno già chiesto quando poter tornare. Ringrazio tutte le squadre partecipanti e le istituzioni presenti, dal Comune alla Regione fino al CONI Sardegna, che si sono complimentate per l'organizzazione».