Il progetto di Hao Chen: "Porto il padel nella mia Cina"

"Sono sicuro che presto si giocherà in tutto il mondo. Il mio metodo? Mi concentro sulla parte atletica", le parole dell'istruttore Fitp
Il progetto di Hao Chen: "Porto il padel nella mia Cina"

Ambizione e passione. Con il forte desiderio di portare il padel nella comunità più grande al mondo, la Cina. Hao Chen, Istruttore FITP dallo scorso dicembre, ha conosciuto questo sport durante la pandemia e da quel momento ha sposato un progetto dove il titolo ottenuto con la Federazione rappresenta un primo tassello per la sua crescita.

La storia di Hao

Nato a Scafati ma residente a Roma, Hao ci racconta la sua storia: «Provengo dal tennis e prima della pandemia c'è stato un periodo dove non avevo più stimoli. Alcuni miei amici mi hanno proposto di giocare a padel e da lì ho iniziato per divertimento, poi pian piano mi è piaciuto sempre di più. Il padel è uno sport sociale, è molto aggregativo e divertente. Per fare un paragone, rispetto al tennis mi posso concentrare di più sull'aspetto tattico della partita rispetto a quello tecnico». Dopo aver ottenuto il titolo da istruttore, Hao sta lavorando a chiamate a Roma ma ha già le idee chiare sul suo metodo di insegnamento: «Personalmente seguo le linee guida della FITP, cerco sempre di puntare sull'aspetto atletico dello sport. Mi concentro molto sulla parte fisica, su come si muove il corpo all'interno del campo rispetto al movimento della pallina». Hao vive in Italia da sempre ma non dimentica le sue origini e proprio per questo motivo ha un sogno nel cassetto, avvicinare il padel al Paese del Dragone: «Sono ambizioso - continua l'istruttore 25enne - vorrei portare il padel in Cina e creare delle interconnessioni tra i due Paesi, in questo momento lì è ancora in una fase embrionale, un po' come in Italia qualche anno fa. C'è bisogno di tanti professionisti nel settore che vadano nella stessa direzione per strutturare un progetto ben organizzato. Sono convinto che questo sport diventerà globale, arrivando in tutti i Paesi. Nel periodo storico in cui siamo non esiste uno sport sociale come il padel e questo sarà un vantaggio per la crescita della disciplina».

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