Brea, sogni di gloria: "Obiettivo top 3"

Figlia d'arte, "Delfi" fa coppia con Beatriz González
Brea, sogni di gloria: "Obiettivo top 3"

Nata a Buenos Aires il 5 dicembre del 1999 e n.18 del ranking, Delfina Brea, è stata “scelta” dalla talentuosa Beatriz González (n.5) per continuare la stagione dopo che Bea, si è separata poche settimane fa da Martita Ortega. Un’altra nuova coppia con alte potenzialità che promette di arrivare tra le top prima del master finale. La Brea ha una percentuale di vittorie del 63% con 154 vittorie su 243 partite giocate al World Padel Tour. La sua ascesa in così poco tempo, è dovuta anche a una presenza importante in famiglia. Delfi, così è chiamata da tutti, è infatti la figlia del noto coach Nito Brea, che ha anche allenato in passato la Nazionale argentina.

Che aspettative hai con la tua nuova compagna? «Con Bea González abbiamo grandi aspettative, vogliamo arrivare e rimanere tra le prime tre coppie e poi vincere qualche torneo per avvicinarci ulteriormente al vertice della classifica».

Cosa ne pensi di così tanti circuiti? «È faticoso come ogni lavoro impegnativo, nel nostro caso si tratta anche di una passione e uno stile di vita che abbiamo scelto. Siamo anche fortunate nel poter girare il mondo». 

Su quale giovane promessa punteresti se fossi un coach? «Alejandra Alonso, ha un grande futuro».

Indoor o outdoor? «Al coperto il padel è più bello da giocare. All'aperto è complesso con il sole e il vento che disturbano».

Top 3 nella storia del padel maschile e femminile? «Fernando Belasteguin, Juan Martin Diaz e Sanyo Gutierrez, mentre nelle donne Alejandra Salazar, Marta Marrero e le gemelle Alayeto».

Ci parli del tuo allenatore? «Si chiama Jorge Martinez, apprezzo molto la vicinanza e l'impegno con cui mi allena, è gentile ma esigente ed è una persona che sa fare squadra».

Nei vostri allenamenti ci sono sessioni in cui riguardate le partite dei vostri avversari? «Sì, è molto utile guardare gli schemi delle coppie contro cui ci confronteremo, è fondamentale per la preparazione di una partita».

Se potessi "rubare" un colpo a un giocatrice? «Ruberei un colpo vincente alla mia compagna Bea (ride, ndi)».

Tre consigli per un giocatore amatoriale? «Non demordere mai, il padel sembra facile ma non è così per alcuni aspetti; il secondo è di trovare un club dove divertirsi con gli amici e allenarsi con un bravo maestro e soprattutto “staccare” quando si gioca e non pensare a niente se non a divertirsi».

Se non avessi giocato a padel? «Mi sarebbe piaciuto il settore dell’ingegneria elettronica».

Che racchetta usi e quali sono i tuoi sponsor? «Gioco con la Bullpadel Vertex Woman e i miei sponsor sono sempre Bullpadel per l’abbigliamento e le scarpe, Cupra, NTT Data e Rios Renovables".

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