Paquito: «Con Chingotto per tornare in alto»

Le parole di Navarro, uno dei giocatori più forti del circuito: «Lavoriamo per cercare l’affiatamento e affrontiamo una partita alla volta»
Paquito: «Con Chingotto per tornare in alto»

Non ha certo bisogno di presentazioni, per tutti noi è semplicemente Paquito. Nato a Siviglia il 10 febbraio 1989 Francisco Navarro Compán (n.9 del ranking WPT e n.7 nella classifica FIP) è uno dei giocatori più amati, esilaranti, spettacolari e forti del circuito, con una percentuale di vittorie pari al 74%. Giocatore di grande esperienza e campione del mondo con la Spagna nel 2021, in passato ha condiviso la coppia con Gutierrez, Lebron, Lima, Di Nenno e, dalla fine della passata stagione, con Juan Tello, avventura che è durata ben poco per il mancato feeling tra i due che è scemato velocemente nei primi mesi del 2023. Paquito ha deciso quindi di provare con Federico Chingotto (ex compagno di Tello) e proprio con lui si augura di raddrizzare una stagione iniziata male; vedremo come andrà nei prossimi tornei, certo è che la magia di Paquito con l’energia del piccolo “Chingo” è un bel binomio.

Cosa ti aspetti da questa stagione?

«Dopo un inizio insoddisfacente, con Fede stiamo lavorando per fare squadra e poi cercare di affrontare una partita alla volta. In questo momento sarebbe un errore fissare obiettivi a lungo termine».

Cosa ne pensi di così tanti circuiti?

«L'ideale è che ci sia un solo circuito e che si lavori tutti insieme per far crescere il padel. Passare da un paese all’altro è normale quando sei un professionista, anche se a volte è un po' faticoso. È bello vedere come questo sport continui a crescere in così tante nazioni».

Su quali giovani punteresti per il futuro?

«Ci sono molti talenti e sarebbe ingiusto nominarne solo uno. Cardona e la Jensen potrebbero essere due esempi da seguire, così come Augsburger, Libaak, Santigosa e Gala».

Indoor o outdoor?

«Preferisco l'indoor perché le condizioni sono più stabili. Ma ci sono tornei all'aperto come Valladolid, Roma o Doha che sono spettacolari e l'ambiente è incomparabile».

Chi sono per te i migliori giocatori della storia?

«Ce ne sono molti. Ma dirò quelli che ho visto di persona e di cui ho un'opinione meno soggettiva. Juan Martin Diaz, Bela, Lima, Lebron e Galan, mentre nelle donne Salazar, Triay, Carolina Navarro e la Montes».

Ci parli del tuo coach?

«Il mio allenatore è Gaby Reca da poco più di un mese, è molto metodico ed esigente e può darmi molto. Penso che abbiamo un buon progetto davanti a noi».

Se potessi "rubare" un colpo?

«Ne ruberei a molte persone, ma per citarne uno, la volée del mio compagno Chingo».

Che consigli daresti a un giocatore amatoriale?

«Divertirsi, allenarsi e continuare a divertirsi (ride, ndi)».

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