Padel, l'obiettivo di Patricia Llaguno Zielinski: "Voglio le fasi finali"

'Patty la veterana' è pronta a stupire: "Voglio competere con le migliori. Aspettando il rientro di Iglesias punto tutto su Carolina Orsi"
Padel, l'obiettivo di Patricia Llaguno Zielinski: "Voglio le fasi finali"

Attualmente numero 11 del ranking WPT, spagnola, nata a Cartagena il 25 febbraio 1985, Patricia Llaguno Zielinski, è stata la prima giocatrice nella storia a vincere nel 2013 il World Padel Tour in coppia con Ely Amatriain e sempre con lei il mondiale a coppie nel 2014, oltre a diversi titoli mondiali con la nazionale spagnola. Dopo l’infortunio dei giorni passati della sua attuale compagna Victoria Iglesias, a partire dalla tappa che si sta svolgendo in Danimarca Patty giocherà temporaneamente con la nostra Carolina Orsi, che avrà così il grande privilegio di affiancare una leggenda del circuito.

Cosa ti aspetti da questa stagione?
«Puntiamo ad arrivare sempre alle fasi finali per competere con le migliori. Ora per qualche partita tornerò alla mia vecchia posizione di sinistra in campo, per dare spazio a Carolina, che ho scelto per le prossime partite, in attesa del rientro di Victoria dal recente infortunio».

Cosa ne pensi di così tanti circuiti?
«È un anno di transizione in cui dobbiamo adattarci al meglio. La stagione prossima probabilmente avremo un calendario molto più logico, ma al momento dobbiamo stringere i denti e cercare di mantenere il ritmo sempre alto».

Su quali tre giovani punteresti per il futuro?
«Las Claudias, Lorena Rufo, Marta Barrera, Alejandra Alonso: hanno tutte un grande potenziale che è già ben espresso in campo».

Indoor o outdoor?
«Ho sempre preferito il padel all'aperto, ma comprendo bene che al coperto è molto più fruibile dal pubblico e anche a livello televisivo funziona meglio».

Chi sono per te i migliori giocatori della storia?
«Bela, Sanyo e Tapia rappresentano il meglio dal passato e presente. Nelle ragazze ne citerei solo una: Ale Salazar, perché ha vissuto tutte le 'epoche' ed è ancora la numero uno».

Ci parli del tuo coach?
«Si chiama Juanma Rodriguez e con lui voglio citare tutta la squadra della Diagonal Padel Academy. Adoro il loro modo di intendere il padel a livello tecnico e tattico. Oltre alla loro infinita capacità e dedizione al lavoro, che mi fa migliorare ogni giorno».

Se potessi "rubare" un colpo?
«Più che un colpo, la capacità agonistica della Salazar nei momenti difficili».

Che consigli daresti a un giocatore amatoriale?
«Osare, divertirsi ed essere convinti in quello che si fa».

Che lavoro avresti fatto se non avessi giocato a padel?
«Qualsiasi cosa legata a questo sport, se possibile vicino al mare».

Quale racchetta utilizzi?
«Gioco con la Siux Trilogy II Control, ha una grande maneggevolezza, un ottimo controllo e un punto dolce molto ampio».

Il tuo più grande desiderio?
«Essere sempre vicino alla mia famiglia».

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