Red Padel Roma: "I giovani sono il nostro futuro, ci puntiamo"

Il circolo raccontato dal direttore, Luca Mandoj

“Il circolo più grande della Capitale”. È la frase di presentazione che si legge sulla pagina Facebook del Red Padel Roma. Un club dalle dimensioni enormi, capace di inglobare al suo interno ben quindici campi. Il direttore del circolo, Luca Mandoj, racconta le caratteristiche di questa realtà: «Questa struttura è nata tre anni fa - esordisce -. Abbiamo deciso di puntare sul padel perché era lo sport del momento, un gioco per tutti e destinato a durare. L’intenzione era quella di mettere le radici già cinque anni fa ma poi i tempi si sono allungati. Le cose per fortuna vanno bene, c’è un’affluenza di circa 300 persone al giorno. Siamo aperti dalle 8 a mezzanotte e i campi sono spesso pieni, soprattutto con le belle giornate».

Direzione e futuro

Ci troviamo a cento metri dal Grande Raccordo Anulare, in un’area verde tra Tuscolana e Appia. «Abbiamo nove campi coperti di ultima generazione, che scoperchiamo da maggio a ottobre, e sei invece scoperti - prosegue Mandoj, descrivendo alcune prerogative del Red Padel Roma -. All’interno del circolo c’è una scuola in cui gravitano oltre cento bambini e una scuola invece per adulti con una settantina di iscritti. È molto importante il lavoro che svolgono i nostri istruttori, che sono nove in tutto. Puntiamo molto sulla nostra scuola pre agonistica che coinvolge ragazzi che già vantano delle partecipazioni ai tornei under 14, 16 e 18 della Federazione».

Promesse e speranze

Giovani promesse e grandi speranze per un serbatoio colmo di futuro. «I nostri ragazzi rappresentano il “domani” del padel, e questa è la cosa più importante, più del semplice affitto del campo - insiste il direttore del circolo -. Il padel oltre che un gioco con il passare del tempo è diventato un vero sport e sono convinto che i risultati più concreti li vedremo tra dieci anni. Secondo me siamo solo all’inizio di questo meraviglioso gioco». Il Red Padel Roma è inoltre molto impegnato sempre di più nelle competizioni a squadre, con l’obiettivo di avanzare il più possibile e portare a casa una vittoria dopo l’altra. «Abbiamo circa 150 partecipanti tra i campionati amatoriali la coppa a squadre Msp e la coppa a squadre del Tpra con ben dieci team: cinque di questi si sono qualificati alle finali. Tra i propositi del futuro abbiamo quello di chiudere i sei campi che sono ancora scoperti e soprattutto incrementare di almeno un 30 per cento la nostra scuola per bambini, che va dai sei anni in su».

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